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Vie e Civiltà della Transumanza Patrimonio dell’Umanità

Mercoledì 12 dicembre 2012, con inizio alle ore 9,00 a San Marco in Lamis, presso il Santuario  di San Matteo, si terrà il seminario di lavoro per avviare il progetto di cooperazione “Vie Civiltà della Transumanza Patrimonio dell’Umanità”. Il Gal Gargano è uno dei soggetti coinvolti in questo progetto che vede un partenariato composto dai GAL di 5 Regioni Italiane: Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata e Campania  e da 6  GAL delle Regioni europee di Castilla y Leon (Spagna), Asturias (Spagna), Provenza (Francia), Allgau (Germania) e Lapponia (Svezia) ha messo in campo un progetto decennale di cooperazione.
Il Progetto è stato articolato per presentare le candidature materiali ed immateriali dei Tratturi e della Civiltà della Transumanza, alla Commissione UNESCO.
2 sono le candidature.
Quella materiale è finalizzata al recupero dei Tratturi, sul quale si sta lavorando in Italia e prevede il collegamento delle 5 Regioni interessate dal progetto.
Quella immateriale è finalizzata al recupero ed alla valorizzazione della Civiltà della transumanza, per promuovere il territorio rurale, il paesaggio, il turismo, l’artigianato, l’enogastronomia, la storia e la cultura di questo mondo sconosciuto che ruota intorno alla vita agropastorale nel meridione d’Italia, riportata nella storia del 700 e fino ad oggi.
Riscoprire la nostra identità per rivitalizzare una economia di nicchia, che possa migliorare la qualità della vita, evitare lo spopolamento dei borghi e delle aree  rurali, attrarre le nuove forme di turismo legate alla natura, al benessere e all’ambiente, sono i punti di forza che il partenariato si impone di sviluppare con il progetto.
Animeranno la giornata di lavoro, i rappresentanti istituzionali delle strutture europee della Commissione Agricoltura e del Consiglio d’Europa, dei Ministeri del  Turismo, dell’Agricoltura e dei Beni Culturali, delle Regioni coinvolte e delle Agenzie di Sviluppo locale.
L’obiettivo dell’incontro è quello di ampliare il partenariato coinvolgendo le Amministrazioni Comunali, le Associazioni che operano sul territorio e dare l’avvio al piano di lavoro che verrà presentato in apertura dalle agenzie di sviluppo locale.