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Dati Inps/ Buoni-lavoro li usa anche il turismo

Le imprese turistiche . pugliesi hanno imparato ad utilizzare i buoni lavoro introdotti nel 2008 dalla leg­ge Biagi.  Come anche quelle agricole e di servizi. I dati diffusi dall’Osservatorio Inps del lavoro occasionale e illustrati da Italia. Lavoro durante l’incontro organizzato da Genioturismi e Assoturismo/Confesercen­ti evidenziano un interesse sempre più crescente per que­sto strumento di pagamento. I buoni lavo­ro da 10 euro venduti in Puglia nel 2008 sono stati 2.455 e nel 2011 hanno raggiun­to quota 382.823. In questo modo il lavoratore ha la possi­bilità di integrare il reddito senza ulteriori imposizioni fiscali e senza alcuna inciden­za sullo stato di occupato o inoccupato; inoltre la copertura previdenziale dell’Inps e quella assicurativa dell’Inail è cumulabi­le con i trattamenti pensionistici, ma non cumulabile con indennità di disoccupazio­ne, maternità, malattia, assegni familiari. Per gli immigrati il reddito diventa compu­tabile ai fini della determinazione dell’im­porto complessivo necessario per il rila­scio o il rinnovo del permesso di soggior­no. Dalla sua, il datore di lavoro, non ha l’obbligo né della compilazione del Libro unico del lavoro né delle comunicazioni ai Centri per l’impiego. E non ha in carico la copertura assicurativa Inail garantita dallo Stato.