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Presentati i lavori della Summer School in “Territorio, Ambiente e Reti” tenutasi a Vieste

Alla conferenza stampa di stamattina, svoltasi a Foggia a Palazzo Dogana, hanno preso parte il sindaco del Comune di Vieste, Ersilia Nobile; il presidente del Parco Nazionale del Gargano, Stefano Pecorella; il Direttore del LEEReS (Laboratory of Economics, Enviromnental and Regional Sciences) dell’Università degli Studi di Foggia e del Politecnico di Bari, professor Vincenzo Vecchione.

 

Dai risultati presentati emerge che i lavori effettuati sono frutto di visite e sopralluoghi, seminari multidisciplinari, lavoro di brainstorming (metodologia di raccordo delle idee), elaborazione strategie ed ipotesi di funzioni. Le diverse componenti coinvolte sono state: gli studenti di laurea magistrale in pianificazione del territorio (IUAV), gli studenti delle scuole di dottorato di urbanistica (politecnico di Bari), agraria (unifg) e economia (unifg). La strategia territoriale che la Summer School ha prodotto per l’intera area garganica ha come obiettivo quello di recuperare e ri-utilizzare tre grandi segni territoriali (ex idroscalo, ex agropolis, ex centro pilota per lo sviluppo del turismo garganico) e l’Abbazia di Pulsano attraverso lo sviluppo della via Francigena del Gargano, che è il tratto forte dell’intera via Francigena della Capitanata per la presenza di nodi significativi come il comune di San Giovanni Rotondo. La via Francigena può essere il veicolo di orchestrazione dell’azione e di prossimità strategica per lo sviluppo locale dell’area garganica (e non solo) tramite la sinergia tra territorio e settori economici (ruralità, turismo, beni culturali, industria). La riqualificazione e la ri-funzionalità dei tre segni e la valorizzazione dell’Abbazia di Pulsano vanno viste nella logica di relazioni territoriali che intrecciano i saperi della ruralità e della multifunzionalità, dell’ambiente e del paesaggio, della pianificazione e della programmazione economica, della città e del governo del territorio. La Summer School ha tracciato delle linee guida per il recupero e il riuso di quanto suddetto, con la consapevolezza che occorre un governo pubblico del territorio capace di orchestrare la strategia di sviluppo locale delineata, la cui realizzazione comporta il coinvolgimento di decisori strategici del settore privato e privato-pubblico.
“Questa è assolutamente una esperienza da istituzionalizzare – ha dichiarato il Presidente Pecorella-, perché si tratta dell’applicazione della conoscenza del territorio ai processi di pianificazione dello stesso. Non si può progettare niente se non si conosce la caratteristica dell’area sul quale il progetto deve calarsi. Troppe idee e piani sono stati realizzati senza una apparente logica, quindi, avulse rispetto al contesto di riferimento, si sono fatte aree industriali dove andava sviluppata la trasformazione artigianale dei prodotti e si sono costruiti mostri inquinanti sulle splendide coste. Questa Summer School, come altre che abbiamo realizzato questo anno con l’Università di Bari, devono rappresentare la consapevole partecipazione dei nostri giovani, guidati dal sistema universitario, alla realizzazione dei piani di sviluppo del proprio territorio. I vari strumenti di pianificazione – aggiunge Pecorella- devono essere cuciti addosso alla nostra terra per valorizzarla e renderla interessante per gli investitori nella stessa maniera in cui si deve renderla sicura per chi ci abita e ci lavora, investendo energie e soldi per il futuro dei propri figli. Oggi, più che mai, si ha bisogno di scrivere regole chiare e coerenti di governo condiviso delle opportunità di sviluppo. Questa è la direttrice di marcia sulla quale ci stiamo muovendo come Ente Parco e sono certo che i risultati non tarderanno ad arrivare se la coesione territoriale creata in quest’ultimo periodo ed il dialogo istituzionale, che ha caratterizzato le riunioni della Comunità dei Sindaci, regge e si incrementa. Questa Summer School è una scommessa vinta. L’anno prossimo mi impegnerò assieme al LEEReS ed al Comune di Vieste ad incrementare la sua attività e la portata delle sue esperienze quanto ai giovani che la frequenteranno ed alle idee che si elaboreranno”.

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