Si chiama "Zero cani in canile", è un progetto ideato dal gruppo animalisti di Vieste e già da due anni messo in pratica dal comune con risultati sorprendenti. Più di 100 cani adottati nel 2011, circa 200 nel 2012 e nessun cane rinchiuso in canile rifugio da circa due anni.
E se si pensa che cento cani in canile al comune di Vieste costerebbero circa 58,400,00 all’anno, farsi i conti sul risparmio diventa semplice. “Il progetto è basato su un modello di intervento – spiega la responsabile animalista, Franca Balsamini – che sta vedendo operare con noi con molto impegno, il comune di Vieste, la Asl Foggia – Area Nord nelle persone del direttore di Area, Francesco Fini, e del dirigente per Vieste, Bartolo Baldi, la polizia municipale, i veterinari privati locali le scuole, i cittadini.
"Zero cani in canile" ha l’obiettivo di mostrare l’utilità sociale degli animali, al fine di non avere, a lungo termine, più bisogno dei canili, se non quelli sanitari comunali poiché la realtà dimostra che fmo a quando ci saranno interessi economici dietro al problema del randagismo, il fenomeno non potrà mai essere arginato». Tale obiettivo passa attraverso tre importanti azioni: 1) educare i cittadini alla conoscenza e al rispetto degli animali e far conoscere le leggi vigenti in materia di custodia; 2) sensibilizzare il contesto sociale a microchippare e sterilizzare; 3) mostrare nel concreto l’utilità sociale degli animali nella vita di tutti i giorni. Il progetto si compone di diverse azioni, quali l’educazione di base ai cani del canile sanitario durante la loro permanenza in canile; "ConFIDO in Te", campagna nelle scuole con l’ausilio di cani; attività di pet therapy con anziani, bambini, disabili; organizzazione di convegni e campagne di comunicazione a tema sui media; adozioni di quartiere anche da parte di istituti. scolastici; banchetti di adozione in luoghi con grande affluenza di pubblico; istituzione di spiagge e lidi attrezzati per ospitare animali; creazione di una task force composta da polizia municipale, corpo forestale dello Stato e volontari animalisti con l’obiettivo di informare, educare e all’ occorrenza reprimere comportamenti non in linea con il regolamento comunale per il benessere animale. «Vista la dimostrata efficacia del progetto – evidenzia Franca Balsamini questo sta diventando un caso nazionale ed è arrivato persino al ministero della Sanità. Un’ opportunità di risparmio per Asl, comuni e, di conseguenza cittadini che nessuna istituzione si farà sfuggire. A noi l’orgoglio che tale progetto venga da una piccola realtà come Vieste».
Gianni Sollitto