La Capitanata ha perso 6 milioni in salari.
L’edilizia in provincia di Foggia – rileva la Cassa edile – attraversa una crisi senza precedenti dal dopoguerra ad oggi. Le ore lavorate diminuiscono complessivamente, rispetto al 2011, di oltre 700mila unità (-10,55%), la massa salari si riduce di oltre 6 milioni di euro (-6,97%). Per il quarto anno consecutivo, tutti gli indicatori – numero di cantieri, imprese e lavoratori attivi – registrano il segno negativo. Sono questi i numeri più significativi del rapporto 2012: la Cassa edile «invita –
si legge in una nota – tutti gli attori sociali ed istituzionali -ad impegnarsi senza riserve con incisività e spirito d’intraprendenza per combattere la crisi. Nell’affidare i dati a tutti coloro che da sempre mostrano attenzione all’Osservatorio, ed in modo speciale agli enti locali, alle pubbliche Istituzioni e alle stazioni appaltanti, il comitato di presidenza auspica che il servizio possa dimostrarsi utile per avere piena consapevolezza della situazione, e pianificare gli interventi e le opere da realizzare soprattutto nel settore infrastrutturale e delle Opere pubbliche». «In questa fase – sottolinea il vicepresidente Urbano Falcone – occorre uno sforzo straordinario di tutti per far ripartire l’economia. C’è qualcuno che sembra rassegnato all’idea che per la ripresa bisogna attendere gli eventi, nell’ottica del "deve passare la nottata", È un lusso che, purtroppo, non possiamo permetterei, è da troppo tempo che siamo in fase discendente, certi processi, se durano troppo a lungo, diventano irreversibili».