Saranno dragati anche i fondali. Spesa prevista: 1,8 milioni di euro presi dai fondi «Area vasta». Appalto affidato ad una impresa campana.
Hanno preso il via a Vieste i lavori di ammodernamento e sistemazione del "molo Sud", vale a dire quella parte del bacino portuale ove trovano ospitalità le imbarcazioni dedite alla cosiddetta "piccola pesca" e dove sono radicati tutti i pontili rivenienti dalle concessioni private rilasciate dalla Capitaneria di porto. I lavori, affidata ad una impresa napoletana, riguarderanno anche la sistemazione di parte del lungomare Europa e di una scalinata che dal lungomare Vespucci (che lambisce tutta la vecchia zona portuale) conduce proprio al molo sud. Inoltre, il progetto prevede un intervento molto atteso che si riferisce al dragaggio dei fondali di testata del porto e di parte del bacino. Si tratta di un insieme di opere, il cui importo complessivo si aggira sul milione e ottocento mila euro, rientrati nei fondi di ‘Area Vasta 2020" e che trovano solo ora completa attivazione avendo dovuto superare una gran mole di incombenze di natura burocratica. Le opere hanno preso l’avvio con la sistemazione del lungomare Europa, quello, per intenderei, che porta sulla’ costa Nord. Il tratto interessato è compreso tra i lidi balneari "La bussola" e "Cristalda", lungo poco più di duecento metri’ e che sarà ampliato come il tratto che lo precede. Attualmente, infatti, questo segmento di lungomare rappresenta una strozzatura trattandosi della vecchia sede stradale realizzata negli anni Cinquanta. La sistemazione consisterà nell’allargamento di un paio di metri della strada e nella realizzazione del nuovo marciapiede su ambo i lati, con relativa nuova illuminazione pubblica. Contestualmente, si procederà al rifacimento della scalinata che reca al molo Sud, molto utile e frequentata specie durante l’estate poiché porta vero gli imbarchi per le Tremiti e le grotte. La sistemazione del molo, lungo circa cinquecento metri, prevede la realizzazione di una pavimentazione in pietra e "sanpietrini" per una fascia di sette metri lungo tutta la banchina, con conseguente installazione di elementi di arredo, come panchine, fioriere, illuminazione in stile. Inoltre, si darà corso alla realizzazione di condutture idrico-fognarie e cavidotti per servizi quali luce, telefono. Insomma, un insieme di interventi che renderanno molto più attraente la location, già di per sé suggestiva grazie alla presenza per tutto l’anno di centinala di imbarcazioni da diporto e di ristoranti e locali di intrattenimento che potrebbero ulteriormente svilupparsi in virtù proprio di questi lavori. Dal punto di vista strutturale, notevole importanza, infine, assume il dragaggio dei fondali previsti nell’ampio progetto. Difatti, l’handicap maggiore del porto viestano è costituito dalla presenza di bassi fondali, in particolare nella zona d’ingresso, tra i moli del faro e quello sopraflutto.
Gianni Sollitto