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Potenziare gli allevamenti di capre garganiche un asso nella manica della Montagna del Sole

Quella zootecnia garganica da troppo tempo sommersa. Da certa consapevolezza la voglia di fare emergere una zoo­tecnia garganica sommersa or­mai da troppo tempo. Così l’As­sociazione Provinciale Alleva­tori e RARE hanno promosso una serie di iniziative per favo­rire il ritorno delle razze autoc­tone: Capra garganica, bovino podalico e suino pugliese. Nel­lo specifico per valorizzare la razza Garganica sono state or­ganizzate significative manife­stazioni. Grazie al lavoro svolto è an­dato progressivamente crescen­do nel tempo l’interesse dei consumatori verso la razza e le sue produzioni. Va comunque det­to che anche gli allevatori avevano compreso l’importanza di poter produrre qualitativamen­te bene. Di qui la loro adesione all’Apa che finalmente può operare la selezione dei caprini garganici. Questo, aggiunge Contessa, è stato l’obiettivo da raggiungere. Significativo an­che l’intervento del presiden­te del Parco Nazionale del Gar­gano, Stefano Pecorella; per la concessione di un premio per capo selezionato. Ma il progetto più importante è quello del­la istituzione di un Centro per il recupero, la selezione e valorizzazione delle razze autocto­ne – del Gargano presso l’azienda Zaccagnino di San Nicandro Garganico la cui apertura si do­vrebbe realizzare, è l’auspicio, nel più breve tempo possibile.