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Tremiti in rivolta, biglietterie e ormeggi sotto sequestro

Il sindaco dell’arcipelago garganico Antonio Fentini, contesta la presa di posizione della Capitaneria di Porto di Termoli.

 

Il sindaco delle Isole Tremiti, Antonio Fentini, con una lunga nota inviata a diversi enti contesta le azioni della Capitaneria di Porto di Termoli che ha sequestrato lo scorso novembre per ‘abusivismo demaniale’ le biglietterie usate durante l’estate per le escursioni turistiche sui motoscafi e l’affitto dei gommoni, e rimosso 150 gavitelli abusivi impiegati per ormeggiare le barche. Fentini parla di «interventi inadeguati e intempestivi», e di provvedimenti «solo punitivi, inutili», e sollecita un confronto costruttivo, con «un’inversione di tendenza» della Capitaneria di Porto di Termoli.
‘I fabbricati sequestrati – racconta il sindaco Fentini al giornale on line Primo Numero – sono stati tutti posizionati a seguito di autorizzazioni comunali sul presupposto che l’area ricadesse in ambito demaniale comunale, pertanto l’azione della Capitaneria di Porto è inadeguata e intempestiva, per la prolungata preesistenza dei chioschetti, per così dire passata inosservata fino al 22 novembre dal personale militare che da sempre vigila sulle operazioni di imbarco che si svolgono sulla banchina di San Domino».

Fentini rimarca inoltre che non è stata ancora stabilita la linea di demarcazione tra il demanio marittimo e quello comunale, che doveva essere individuata dall’apposita conferenza di servizi, andata deserta per tre volte, in quanto era presente tra gli enti solo il Comune delle Tremiti. «E’ singolare che l’azione della Capitaneria di Porto, per modalità e tempi di esecuzione, ma anche per l’inusitata determinazione messa in campo, si sia di fatto imposta come esecuzione anticipata di una decisione mai presa’.

Saverio Serlenga