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Vieste/ Radiologia sospesa da due mesi

Apparecchi al poliambulatorio in tilt. Disagi per l’utenza e il sindaco Nobile protesta con l’Asl.

 

Sanità, che disastro. A Vieste la situazione continua a peggiorare e i Pochi servizi a disposizione dei cittadini diven­tano sempre più carenti e, in alcuni casi, spariscono del tutto. E’ il caso, ad esempio, della radiologia che nel tempo ha sempre causato problemi di varia natura. Ebbene, da due mesi ed oltre, il servizio è sospeso. Il motivo sarebbe da ricondurre al guasto dell’apparecchiatura, o a una parte di essa, per la quale si attende la sostituzione di alcuni componenti. Sostituzione che tarda ad arrivare, per cui i cittadini viestani, an­che per la più semplice radiografia, sono costretti a trasferimenti in altri poliambu­latori del distretto o ricorrere a prestazioni di studi medici privati. Viaggi, quindi, verso Rodi o Vico oppure San Giovanni Rotondo o Foggia per diagnosi di fratture o accerta­menti di varia natura. Situazione assurda che, purtroppo, non è nuova essendosi ve­rificata altre volte, anche in estate con tutti i disagi possibili ed immaginabili per l’uten­za turistica. Il guaio è che nessuno riesce a dare risposte circa i tempi di ripristino del servizio. Anzi c’è anche chi sostiene che si dovrà attendere il trasferimento dell’intero impianto di radiologia dalla vecchia alla nuova sede del poliambulatorio (sempre in località Coppitella) a latere dell’attuale edi­ficio che ospita la struttura sanitaria. Per – cui i tempi potrebbero essere davvero lun­ghi e i disagi per la popolazione, in par­ticolare in questo periodo invernale; ancora più evidenti. Ma quello di radiologia non è l’unico servizio a non funzionare nel poliambu­latorio viestano. Anche le branche specia­liste non sono da meno. Grossi problemi, ad esempio, per la neurologia che, al momento, non risulta attiva, per effetto della rinuncia da parte dello specialista assegnato e dirottato in altre sedi. Ragion per cui chi ha necessità di usufruire di tale servizio deve rinunciare o provvedere in modo diverso. Di recente, poi, una contestata deliberazio­ne del direttore generale, la n.13 dell’l 1° gennaio scorso, ha drasticamente ridotto le ore settimanali relative alla branca specia­listica di urologia, penalizzando fortemente la sola città di Vieste a cui è stata assegnata una sola ora a fronte delle sei ore previste per il poliambulatorio di Vico del Gargano, di altrettante per quello di Rodi, delle tre ore e trenta ciascuno per i poliambulatori di Cagnano Varano, Carpino, Peschici: Una sola ora, dunque, per Vieste che, in termini pratici, significa effettuare al massimo uno o due visite la settimana. Non si comprende quale criterio abbia indotto il direttore ge­nerale a formulare una delibera in tal senso. Il sindaco, Ersilia Nobile, contrariata per come si continua a gestire la sanità a Vieste, ha annunciato azioni di protesta.

Gianni Sollitto