Le licenze diventano 15. La prima a 14 anni per il “cinquantino”. E per averla bisogna fare un corso a pagamento e l’esame pratico. Il decreto legislativo n. 59 entrerà in vigore il prossimo 19 gennaio.
Dopo la patente a punti arriva la patente a rate. A 14 anni quella per guidare il «cinquantino», il classico motorino, poi a 16 anni l’altra per lo scooter 125, a 18 la patente per l’auto, a 20 la moto. Il rutto in un dedalo di sigle e limiti: AM, A, A2, BE. Dimmi la lettera e saprò cosa guidi, a patto di aver mandato a memoria la nuova, intricatissima lista di licenze di guida in vigore dal 19 gennaio, secondo il solito mantra, «per adeguarci all’Europa». La riforma che sta per sconvolgere il portafoglio parte da lontano dall’aprile 2011, quando fu varato la legge che importava in Italia la normativa europea. La novità principale è una patente vera e propria per il motorino, la AM: si potrà conseguire a 14 anni, come il patentino attuale, ma bisognerà superare un vero esame di guida, sia teorico che pratico. Ed è qui che i genitori cominceranno già a sentir squillare il solito campanello collegato al portafogli: i corsi scolastici gratuiti finora sufficienti a prendere il patentino scompariranno e, a meno di non voler tentare la lotteria dell’esame da privatista, bisognerà iscrivere l’adolescente a un vero e proprio corso di scuola guida. Uno scherzetto che, tra documenti e lezioni, potrebbe costare un nuovo salasso di qualche centinaio di euro. Preparare meglio i nostri ragazzi? Di certo è un bene. Ma chissà perché in Italia queste riforme si traducono sempre in maggiori esborsi e pezzi di carta. La parola d’ordine è avere un certificato per tutto, mentre la pratica ha dimostrato che l’unico rimedio veramente efficace nel garantire maggiore sicurezza nelle strade è la capillarità dei controlli. L’autovelox piazzato «a sorpresa» e sporadicamente, per anni ha ingrassato le casse dei Comuni colpendo a casaccio chi si trovava a passare ma senza dimostrarsi un vero freno ai guidatori indisciplinati. Solo il Tutor, che ti dà la certezza di essere beccato, ha fatto calare il numero delle vittime. Invece qui c’è una sola certezza: tocca pagare. Tutto il resto è in bilico. E non è un modo di dire: i nostri alacri legislatori, pur se imboccati dalle linee guida europee, hanno servito un boccone piuttosto indigesto ai poveri automobilisti già vessati dal caro benzina, caro autostrade e caro multe. La normativa moltiplica i documenti che ci metteremo in tasca arrivando a prevedere 15 diversi livelli di patente, contro gli otto attuali: il doppio. Le novità principali riguardano moto e ciclomotori, per le quali sono previste licenze progressive, acquisibili man mano che si cresce in età ed esperienza, come si vede dalla tabella che pubblichiamo di sotto, ma c’ è qualche variazione anche per quel che riguarda le altre categorie di veicoli. In ogni caso si tratta di una giungla di sigle e regolamenti tali da far girare la testa pure a un vigile urbano,figurarsi al qualunque cittadino. Gli operatori del settore sono favorevoli a richiedere ai giovani una maggiore preparazione e c’ è un generale plauso alla nuova normativa" europea. Ma, neanche a dirlo, noi l’abbiamo copiata all’italiana. La legge è stata approvata nel 2011 prevedendo l’entrata in vigore il 19 gennaio 20 l3, ma nel frattempo altre novità (e la scoperta di alcuni errori nel testo) hanno reso necessario un decreto correttivo. A sette giorni dall’applicazione non è stato ancora pubblicato in Gazzetta. Stefano Manzelli, direttore del portale polizia municipale.it, con competenza ha fatto le pulci alla norma e denuncia il disagio della polizia locale: «C’è molta confusione, gli operatori rischiano di non sapere quale testo applicare»: C’è un risvolto quasi comico che ci farà risparmiare qualche euro: la norma, per una svista, farà entrare in vigore gli importi delle multe precedenti agli ultimi due aumenti, quello di pochi giorni fa e quello del 2011. In pratica, chi va in due in motorino e chi ha la patente scaduta pagherà una multa ridotta al livello del 2010. Una legge con tamponamento incluso.
I NUOVI DOCUMENTI
PATENTE AM
Ciclomotori = scooter, veicoli a tre ruote e auto fino a 50 cc e velocità massima di 45km/h, conseguibile dai 14 anni non più a scuola ma presso la motorizzazione. Solo i maggiorenni possono trasportare terzi.
PATENTE A1
Motocicli di cilindrata fino a 125 e potenza massima di 11 kw. Conseguibile dai 16 anni. Solo i maggiorenni possono trasportare passeggeri.
PATENTE A2
Motocicli di potenza non superiore a 35 kw. Conseguibile a 18 anni
PATENTE A
Motocicli di cilindrata superiore a 50 e velocità superiore a 45 km/h, tricicli di potenza superiore a 15kw. Conseguibile a 20 anni, 24 anni se il conducente non è titolare di A2 da almeno 2 anni.
PATENTE B1
Quadricicli con potenza fino a 15 kw. Conseguibile a 16 anni, ma solo dai 18 anni in poi si possono trasportare passeggeri.
PATENTE B
Auto (fino a 9 posti). Conseguibile dai 18 anni.
PATENTE BE
Auto + rimorchio o semirimorchio con massa non superiore a 3500 kg. Conseguibile a 18 anni.
PATENTE C1
Auto + rimorchio o semirimorchio con massa non superiore a 3500 kg. Conseguibile a 18 anni
PATENTE C1E
Veicoli di categoria C1 con rimorchio fino a 750 kg o di categoria B con rimorchio fino a 3550 kg. Conseguibile dai 18 anni
PATENTE C
Autoveicoli con massa superiore a 3500 kg e rimorchio fino a 750 kg. Conseguibile dai 21 anni.
PATENTE CE
Veicoli della categoria C + rimorchio di massa superiore a 750 kg. Conseguibile dai 21 anni.
PATENTE D1
Veicoli da più di 16 passeggeri oltre il conducente e lunghezza non superiore a 8 metri
PATENTE D1E
Veicoli della categoria D1 + rimorchio non superiore a 750 kg
PATENTE D
Veicoli per il trasporto di più di 6 persone oltre il conducente
PATENTE DE
Veicoli della categoria D + rimorchio superiore a 750 kg