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Regione, pressing sulle banche. “Entro un mese via all’intesa”

Investiti 50 milioni contro il credit crunh.

 

Una convenzione tra ban­che e confidi contro il çredit crunch che blocca gli investimenti delle imprese pugliesi. L’accordo che sarà sot­toscritto nell’arco di un mese, è stato definito ieri nel corso del­l’incontro voluto dall’assesso­rato regionale allo Sviluppo eco­nomico per eliminare i nodi che ritardano l’accesso al credito. La convenzione servirà a regolare i rapporti tra il sistema bancario e i quattro confidi pugliesi ai qua­li è stato destinato il fondo di ga­ranzia da 50 milioni di euro. La convenzione garantirà il cosiddetto capitale circolante, cioè la liquidità necessaria alle aziende per affrontare le spese indispensabili a realizzare una fornitura, ad esempio il paga­mento degli stipendi, l’acquisto delle scorte di materie prime o dei prodotti finiti, gli anticipi sulle fatture e sui contratti. È proprio il capitale circolante a rappresentare la criticità mag­giore per le imprese. "Fino al 2012 – informa una nota della Regione – grazie al so­stegno delle misure regionali sono stati approvati investi­menti in favore delle imprese per oltre 3 miliardi di euro. Il nuovo incontro serve a stimola­re ulteriori investimenti e a sem­plificare l’accesso alle garanzie, sciogliendo i nodi che ritardano il credito". La riunione di ieri segue di qualche mese il protocollo sot­toscritto il 16 luglio scorso tra la Regione Puglia, l’Abi Puglia e un gruppo di banche. Per effetto di quell’ accordo l’Abi Puglia si impegnava a promuovere nei con­fronti delle banche associate in­terventi a sostegno del capitale circolante, mentre le. banche che avevano sottoscritto l’inte­sa, avrebbero incrementato i prestiti destinati alle piccole e medie imprese, in particolare se riferiti al capitale circolante. Il protocollo del 16 luglio fa parte della terza manovra anticrisi va­rata dalla Regione Puglia ("Quattro mosse contro il credit crunch"), che ha messo in cam­po attraverso tre bandi (tutti attivati), 100 milioni di euro per contrastare la stretta del credito.