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Carenze sanitarie a Vieste l’interrogazione alla Regione del consigliere Gatta

Premesso che:
1)    le condizioni orografiche del territorio garganico sono tali da creare seri problemi alla viabilità e mobilità;
2)    la distanza dai presidi ospedalieri di 1° e 2° livello (intesi come presidi provvisti di mezzi e risorse qualificate a far fronte alle emergenze), è tale che questi ultimi siano raggiungibili, nella migliore delle ipotesi, con ambulanza in non meno di 1h -1h,30m;
3)    l’approssimarsi della stagione estiva con il relativo, notevole, incremento delle presenze durante questo periodo dell’anno, comporta maggiori probabilità di far ricorso al ricovero ospedaliero; Rilevato che:

·    L’elisoccorso da Foggia si attiva, quando disponibile, solo in casi di estrema gravità, e comunque raramente come soccorso primario diretto, bensì provvede al trasferimento secondario dei pazienti che in prima battuta sono assistiti dall’equipe del 118, di base c/o il Punto di Primo Intervento (P.P.I.) di Vieste;
·    A Vieste la situazione sanitaria, già grave, continua a peggiorare ed i pochi servizi a disposizione dei cittadini diven­tano sempre più carenti o, in alcuni casi, spariscono del tutto;
·    La radiologia, nel tempo, ha sempre avuto problemi di varia natura; infatti,  da circa due mesi, tale servizio è sospeso. Il motivo sarebbe da ricondurre al guasto dell’apparecchiatura, o ad una parte di essa, per la quale si attenderebbe la sostituzione di alcuni componenti;

Rilevato, inoltre, che:

·     I cittadini viestani, an­che per la più semplice radiografia, sono costretti a trasferimenti in altri poliambu­latori del distretto (Rodi Garganico, Vico del Gargano) o ai presidi ospedalieri di Foggia, San Giovanni Rotondo, Manfredonia, o a rivolgersi a strutture private della provincia per diagnosi di fratture e/o accerta­menti di varia natura;

·     Anche altre branche specia­listiche hanno grossi problemi come, ad esempio, la neurologia che, al momento, non risulta attiva, per effetto della rinuncia da parte dello specialista assegnato e dirottato in altre sedi, ragion per cui chi ha necessità di usufruire di tale servizio deve rinunciare o provvedervi in modo diverso;
·     Di recente, una deliberazio­ne del direttore generale dell’ASL FG, la n.13 del 1° gennaio scorso, ha drasticamente ridotto le ore settimanali relative alla branca specia­listica di urologia, penalizzando fortemente la sola città di Vieste a cui è stata assegnata 1 (una) sola ora a fronte delle 6 (sei) ore previste per il poliambulatorio di Vico del Gargano, di altrettante per quello di Rodi, delle 3,30 (tre ore e trenta) ciascuno per i poliambulatori di Cagnano Varano, Carpino, Peschici, il che, in termini pratici, a Vieste comporta la possibilità di effettuare al massimo uno o due visite urologiche la settimana;

Tutto ciò premesso e rilevato,

SI INTERROGA

IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE, ON. NIKI VENDOLA, E L’ASSESSORE ALLA SANITA’, DR. ETTORE ATTOLINI, PER SAPERE:

1.    Se e quali iniziative intendano porre in essere per ridurre i gravi disagi che sopportano i residenti nella città di Vieste ed i numerosi ospiti che affollano, prevalentemente nei mesi estivi, tale città;
2.    Se si dovrà attendere il trasferimento dell’intero impianto di radiologia dalla vecchia alla nuova sede del poliambulatorio per la riattivazione di tale servizio, i tempi che occorreranno per tale riattivazione ed i servizi che si intenderanno garantire alla città di Vieste, ai suoi residenti ed alle centinaia di migliaia di turisti che la affollano nei mesi estivi.
3.    se con l’auspicata urgente attivazione del nuovo impianto di radiologia, quest’ultimo debba essere annesso al dipartimento di emergenze – urgenza (P.P.I.), e quindi sostanzialmente svolgere una funzione di completezza del percorso diagnostico – terapeutico dell’utente infortunato e con funzioni di “filtro” per i cosiddetti ricoveri impropri, o come avviene oggi, di pertinenza del poliambulatorio e svolgere prevalentemente attività ambulatoriale.

                                Giandiego Gatta