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Vieste/ Mio Padre , MIMMO ALIOTA

"Mi sembra ieri quando da bambina qualunque occasione, che ci vedeva insieme, ti trasformava in un cantore di storie talmente travolgenti ed emozionanti che non avrei finito mai di ascoltarti. Sul balcone di casa, a passeggio tra i boschi e in montagna, qualunque posto diventava un palcoscenico di racconti. Non erano le solite favole, di cui i bambini ben presto si stufano, ma erano coinvolgenti, accattivanti; ricordo che ti seguivo  in  religioso silenzio, bevendo ad una ad una le parole che uscivano dalle tue labbra. I tuoi personaggi apparivano davanti ai miei occhi reali, nitidi, delineati e cesellati nei minimi particolari dalla tua dialettica veloce, fluida. Il tutto era impreziosito da un tono ed un timbro di voce e da una mimica esemplare, grazie al tuo passato "istrionico nella filodrammatica", che modellavano ogni singola parola conferendole la capacità di penetrare fin nel fondo dell’animo. Nel teatrino dei tuoi racconti balzavano come marionette pescatori sfortunati, povera gente, vecchi soli, miseri uomini che appartenevano ad una società talmente lontana dalla nostra del benessere, che non sembravano nemmeno verosimili. Sei stato per me una fonte inesauribile di storia, di ideali, di insegnamenti e lo sei ancora quando leggo i tuoi libri, dove con grande emozione ho ritrovato quelle tue doti di narratore e quei personaggi che avevano popolato la mia infanzia; a volte divertenti, ma spesso tristi, marionette di un mondo che non c’è più ma che tu fai rivivere, dandogli dignità e riscattandolo per sempre dall’oblio dei tempi. Hai fatto un grande dono alle future generazione; hai regalato loro un passato e profonde radici. Se penso che anche le mie figlie , i miei nipoti e tutti i giovani  potranno godere della prosa e dei racconti di Nonno Mimmo, ciò mi rallegra perché riceveranno un prezioso patrimonio di storia ma soprattutto sapranno per sempre quant’è stato bravo il loro nonno. Come tutte le bambine sapevo di avere un padre fuori dal comune; so , però, non sono la sola a pensarlo.
        Bravo papà, i tuoi figli sono e saranno sempre fieri di te!"

Rosalba Aliota