Al via il processo al marito di un’imprenditrice turistica: l’imputato respinge le accuse.
Inizierà a giorni davanti al giudice monocratico della sezione distaccata del Tribunale di Manfredonia il processo ad’ un viestano Claudio Troia dì 43 anni, accusato di aver «avvertito» con tre incendi un dirigente del Comune garganico, Giannicola Ruggieri, che nella sua veste avrebbe adottato provvedimento sfavorevoli alla titolare dello stabilimento balneare «Fantasy Beach» gestito dalla moglie dell’imputato. Troia respinge le accuse, il dirigente comunale si costituirà parte civile, ma lo stesso non farà il Comune di Vieste lasciando perplesso l’avv. Ginaluca Bocchino, legale di Ruggieri: «Mi pare strano» commenta il penalista «che il Comune di Vieste, apparso particolarmente e giustamente sensibile negli ultimi tempi a vicende giudiziarie che coinvolgono il paese come dimostra la decisione di costituirsi parte civile nei processi per vicende estorsive, non abbia ritenuto di fare lo stesso a tutela di un proprio dirigente, pur se l’ente comunale è stato sollecitato in tal senso. Ruggieri è parte offesa in questo procedimento a caricò di un imprenditore Vieste non come cittadino privato, ma come dirigente del Comune di Vieste: francamente non mi spiego perchè l’ente non si schieri in aula a fianco ed a tutela di un proprio dirigente vittima di "avvertimenti" nell’esercizio delle proprie funzioni». I fatti contestati a Claudio Troia riguardano l’estate del 2011. Nell’arco di 2 settimane, tra il 4 e il 20luglio, Troia avrebbe appiccato tre incendi: il 4 luglio della «Fiat 500» della moglie del dirigente comunale; il giorno. dopo avrebbe scagliato due bottiglie incendiarie nel giardini di casa Ruggieri; il 20 luglio avrebbe appiccato il fuoco al portone di casa Ruggieri. Avrebbe agito così – dice la Procura – perché Ruggieri «era il funzionario dell’ufficio tecnico comunale di Vieste che aveva istruito e adottato provvedimenti sfavorevoli alla titolare dello stabilimento balneare "Fantasy beach" di cui Troia era coniuge». L’imputato respinge le accuse: «il processo in aula dimostrerà l’innocenza di Troia» commenta il difensore, l’avv. Innocenza Starace: «siamo di fronte a indizi e semplici supposizioni».