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Chiazza di petrolio verso le Tremiti

«Non sembrano esserci ad ora danni apparenti nello specchio di mare al largo delle coste fra l’Abruzzo e il Molise, verso le Tremiti».

 

 Lo ha detto il capitano di vascello, Luciano Pozzolano, direttore marittimo dell’Abruzzo e del Molise della Direzione Marittima Guardia Costiera, in merito ai risultati del monitoraggio aereo a seguito dello sversamento in mare di idrocarburi al campo petrolifero Rospo Mare, a 12 miglia a largo di Termoli. Secondo Pozzolano si tratta di greggio. Le unità della Guardia Costiera sono al lavoro sul posto.

Il Wwf lancia l’allarme sull’incidente occorso alla piattaforma Rospo Mare, campo petrolifero a largo tra Vasto e Termoli. «Si tratta del secondo incidente in meno di 8 anni – racconta Fabrizia Arduini, responsabile petrolio del Wwf Abruzzo – nell’agosto del 2005 ci fu una falla tra i tubi di carico e centinaia di litri finirono in mare: si sfiorò il disastro ambientale nel vero senso della parola».
Ora la preoccupazione degli ambientalisti è l’entità del danno attuale: «Mille litri sono una tonnellata e non è uno scherzo, visto che siamo a poche miglia dal parco marino di Punta Penne. Direi che questo è un monito, un presagio proprio ora che riprende il suo cammino il progetto di ampliamento previsto del decreto Sviluppo di Passera. Nel 2010 la Prestigiacomo bloccò il progetto, Passera lo ha riaperto, e si tratta di aprire altri 4 pozzi, di cui uno orizzontale. Insomma, c’è allarme».