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Il dono per San Valentino consigliato dall’antica civiltà contadina

Un giovane professionista affermato, elegante, profumato, abbronzato con i raggi ultra-violetti e molto ambito dalle donne, incontra suo padre, anziano contadino, e gli rivolge oltre al saluto una battuta provocatoria:

“beato te che hai vissuto in campagna senza pensieri per la testa, io invece per questa festa mi arrovello  per acquistare il dono alla mia compagna. Due anni fa ho donato gli stivali da sballo provocandole un callo.
L’anno scorso le ho regalato il telefonino con internet incorporato e mega-byte maggiorato, non tanto apprezzato per il consumo esagerato.
Quest’anno per San Valentino, per dimostrarle quanto ne sia innamorato l’accontenterò con un ricco dono inaspettato.
Perché non fai altrettanto con tua moglie?”
Più che un consiglio, è stata una battuta sfottente per spiazzare l’incompetente;
invece il padre così gli rispose:
“Quello che regalo a tua madre è il solito dono che soddisfa a pieno i suoi desideri.”
Riprese il figlio: “di quale dono parli tu, incallito risparmiatore,  io, non ti ho mai visto  portarle un fiore?  Comunque sono curioso di sapere dove l’acquisti e quanto costa.”
Il contadino con tono pacato ma convincente, rispose:
“ In un piccolo emporio di nome Onestà. Davanti all’ingresso è posto un cestino di rifiuti per buttare: sospetti, egoismo, stupido orgoglio e vanità. All’interno  dei diversi reparti  regalano: entusiasmo, pazienza, allegria e sincerità. Di solito prendo un po’ di tutto e consegno alla cassa dove la signorina, di nome Felicità, confeziona il pacchettino allegandomi un bigliettino su cui scrivo:
                    <<   Il  cuore  amico dona la sua chiara coscienza
                                    simile all’acqua di una sorgente
                                             limpida e trasparente
                                  dove puoi  serenamente specchiare
                                e spegnere ogni Tua arsura d’Amore. >> 
Il figlio frastornato disse: ”bellissima dedica, però non ho individuato il nome del dono contenuto nel pacchetto”.
Il padre rispose con penetrante tranquillità: “il nome del dono che ogni persona  amata  gradirebbe ricevere sempre, però è sconosciuto alla modernità, si chiama Fedeltà “.
                                          Il cuore del contadino innamorato
                                              brama col pensiero garbato
                                             il contatto dell’unica amante
                                                 anche se ella è distante.
                                                    Il lavoro soltanto
                                              l’allontana dal suo fianco
                                          per procurare i bisogni primari
                                                utili a tutti i familiari.
                                              Il regalo del Gargano
                                               è l’esempio quotidiano
                                           donato con semplicità infinita
                                           e ne gusta l’essenza della vita.            
                                                                                                                                                                                               

Il programma dettagliato della Festa riportato di seguito consente a noi lontani cittadini di gustare l’avvenimento col cuore contento; è come ascoltare il tocco delle campane, l’eco delle voci dei bambini  festanti che giocano spensierati nei vicoli e nei giardini, è come assistere alla richiesta garbata di quattrini per ornare le strade a festa, attraverso la richiesta avanzata ai cittadini.
E’ come vedere la fila ordinata della popolazione in processione che recita preghiere con devozione.
La fedeltà espressa al Santo Patrono di rinnovare questa antica tradizione  è palese, nonostante i momenti difficili che attraversi il paese.
Il Garganico non è vanitoso, ma taciturno e rispettoso, ma verso la Divinità offre sempre il suo entusiasmo giocondo, caratteristica invidiata dai  tanti foresti del mondo.
La fedeltà che il Garganico regala alla sua amata, è un valore nobile e carino, è il dono ambito da tanti innamorati,  per San Valentino.

Programma religioso

Martedì 5 febbraio
ore 17,30 S. Rosario
ore 18,00 Santa Messa e Novena animata
dalle Comunità Cristiane cittadine

Giovedì 14 febbraio
ore 8,00 Santa Messa
ore 10,00 Santa Messa con la presenza dell’Arcivescovo
e delle autorità civili e militari
ore 18,00 Santa Messa

Programma Civile
Mercoledì 13 febbraio
ore 17,30 Apertura della festa con sparo di mortaretti

Giovedì 14 febbraio
ore 8,00 e 18,00 Sparo di mortaretti
ore 8,30 Il Complesso Bandistico «A.F. Nardini» Città di Vico del Gargano diretto dal M°Cesare di Monte e l’Orchestra Città di San Severo diretta dal M°Antonello Ciccone, sfileranno per le vie cittadine.
ore 11,30 Solenne Processione del Santo Patrono accompagnato da autorità religiose, civili e militari con i Complessi Bandistici A.F. Nardini Città di Vico del Gargano e Città di San Severo.
A ritiro processione accensione di una fragorosa e spettacolare batteria ad opera della Ditta "Nuova Pirotecnica Padre Pio" di Presutto e Florio da San Severo.
ore 17,00 Giro per le vie principali con il Complesso Bandistico “A.F. Nardini” Città di Vico del Gargano.
ore 19,00 – 2°Concerto di San Valentino in Chiesa Madre diretto dal M° Cesare di Monte.

                                                                                         Antonio Monte da Milano      

 

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Menù
   » Bollicina di benvenuto con ostriche e finger food;
   » Merluzzo mantecato in crosta di polenta salsa di acciughe e misticanza di verdure;
   » Risotto “rosso Valentino”;
   » Turbante di spigola con patate “fiammifero”, spinaci novelli in salsa zafferano.

Un dessert per due:
   » Cuore morbido di cioccolato bianco, con zuppetta calda di frutti di bosco e meringa;
   » Piccola pasticceria.

Vino:
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Ristorante Il Capriccio
Località Porto Turistico – Vieste
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