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Tremiti/ “Risolveremo presto l’annosa vicenda degli abusi demaniali”

Sono fiducioso do­po l’incontro in Prefettura affinché la questione che ha investito il mio Co­mune possa risolversi nel migliore modo possibile per i cittadini tremitesi".

 

 Il sin­daco dell’arcipelago diomedee Antonio Fentini non molla la situazione e la tiene sotto controllo, dopo i sequestri effettuati dalla Capitaneria di Porto di Ter­moli qualche mese fa. E dopo la riunione in Prefettura dei giorni scorsi. Come si ricorderà all’arcipelago diomedeo lo scorso novembre la Capitaneria di Porto molisana denunciò venti persone alla magistratura per "abusivismo demania­le" e per l’uso senza autorizzazione di 150 gavitelli per l’ormeggio delle barche. Non solo. Pose sotto sequestro anche alcuni prefabbricati adibiti il biglietterie, quest’ultime utilizzate in estate per pre­notare tour turistici con i motoscafi o affittare i gommoni. "Vorrei sottolineare a scanso di equivoci che quella riunione in Prefettura di qualche settimana fa non è stata indetta per condannare pra­tiche demaniali abusive consumate dalla popolazione tremitese. Ma è stata richie­sta proprio da me, in qualità di sindaco delle Isole Tremiti all’indomani di quelle operazioni, piuttosto spinte, eseguite dal personale della Capitaneria di Porto a tutela del pubblico demanio dopo anni di latenti, forse compiacenti, condivisioni e tolleranze, e per questo immediatamen­te contestate dall’amministrazione co­munale. "In merito al sequestro dei gavitelli e dei chioschi destinati alle biglietterie" continua Fentini "sul presup­posto non fondato del loro carattere abu­sivo, infatti, forte è stata la protesta co­munale in relazione sia ai tempi che alle modalità operative che le hanno carat­terizzate, e" che hanno determinato un forte turbamento tra i residenti. Non ho nessuna intenzione di polemizzare an­cora sulla questione, perché i punti di vista del Comune e della Capitaneria di Porto sull’annosa questione della vi­cenda demaniale sono seriamente di­stanti e non faciliterebbero, con la ri­presa di toni alti, la convergenza regi­strata durante la riunione in Prefettura circa la necessità di chiudere una brutta vicenda, facendo tutti in passo indietro nell’interesse della popolazione tremi­tese. Quello che non è affatto vero però – e ci tengo a chiarirlo – " conclude il sindaco " è che la riunione sia servita da monito per separare, in un certo senso, le azioni dei buoni (Capitaneria di Porto) dalle iniziative predatorie dei cattivi (Comune e cittadini tremitesi). Così non è".

Francesco Trotta