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Lesina – ALTRE MINACCE SONO SEGNALATE PER LA LAGUNA DI LESINA

 

La pratica CHAP(2012)00934 relativa al sito “Bosco Isola e Laguna di Lesina” è in corso d’istruttoria. "Sarà nostra cura informarla tempestivamente in merito agli esiti dell’istruttoria, compatibilmente con l’elevato numero di denunce che la Commissione europea riceve annualmente in merito a presunte violazioni del diritto UE in Italia." Questa è la recente risposta della Commissione Europea fornita all’avv. Arturo Carone che ha curato l’esposto del WWF del marzo 2012 con il quale si denuncia e si descrive dettagliatamente una situazione di inaccettabile degrado ambientale con acclamato rischio di irreversibile danno degli ecosistemi.

La denuncia, rivolta anche ai competenti soggetti istituzionali italiani, faceva seguito ai monitoraggi faunistici ed ambientali svolti nell’area da attivisti del WWF Bari e si concludeva con la richiesta di un immediato intervento per la adozione di misure di precauzione, prevenzione e ripristino del sito. Ad oggi – evidenzia il WWF Foggia – è inquietante constatare che l’unico riscontro è arrivato dalla Commissione Europea.
In seguito, nel novembre 2012, il WWF Foggia denunciò che in località "Morella" proprio sull’istmo è stata parzialmente interrata una "Fantina" costruendoci sopra una strada. Le Fantine di Bosco Isola sono preziosi stagni retrodunali di forma allungata e dalle dimensioni molto variabili, caratterizzati dalla presenza di flora e fauna tipiche dell’acqua dolce. Nello stesso luogo si sono eseguiti, anche con l’uso di mezzi meccanici, massicci interventi di disboscamento e sbancamento distruggendo la flora (alberi e macchia mediterranea) e la fauna presenti. Lavori che si sono estesi fino alla fascia demaniale sulle sponde del lago di Lesina. È stata, inoltre, realizzata una recinzione con paletti e rete metallica poggiante a terra e tale quindi da impedire la libera circolazione della fauna. Ad oggi, denunciano i cittadini la situazione non è cambiata: la strada con la sottostante  "Fantina" interrata, l’area  disboscata e la recinzione sono ancora presenti e non si ha notizia di interventi da parte delle autorità.  
Al contrario gli stessi cittadini, che stanno monitorando tenacemente la Laguna di Lesina, evidenziano un ulteriore aspetto allarmante che dovrebbe determinare rapidi e accurati accertamenti da parte delle istituzioni. Le ortofoto del 2012 della località "Cornone" rilevano, infatti, vaste aree di colore giallognolo. In corrispondenza delle stesse, sottolineano ancora i cittadini, dalla strada provinciale 35 San Severo-Marina di Lesina nel tratto Lesina Torre Fortore si notano rialzi del terreno rispetto a quello circostante. Considerata la presenza di considerevoli allevamenti di bufale, i cittadini paventano possa trattarsi di notevoli e continuati accumuli di letame sui quali periodicamente viene sparso del pietrisco.
Se gli accertamenti confermassero questo timore, evidenzia il WWF, sarebbe estremamente grave, potendosi configurare una discarica abusiva di materie fecali in quanto il letame può non essere considerato un rifiuto, e quindi escluso dalla disciplina in materia di rifiuti, solo se di origine agricola e solo se viene realmente riutilizzato per la normale produzione agricola.  Non è certamente il caso di grandi allevamenti zootecnici industriali che sono appunto … industriali.
Ma le segnalazioni dei cittadini non si fermano qui. Nella stessa zona sempre nella ortofoto si vedono quattro canalizzazioni, non riportati invece nelle pertinenti mappe catastali, sfocianti nel Lago di Lesina. In corrispondenza le acque del lago appaiono di colore scuro-nero,circostanza che per i cittadini è un sicuro segnale di inquinamento.
<<L’istmo di Lesina, denominato "Bosco Isola", e l’intera Laguna di Lesina costituiscono un’area di particolare pregio naturalistico e ornitologico, per la quale sono stati stabiliti diversi livelli di protezione anche internazionali quali vincoli idrogeologici e paesaggistici, SIC (Sito di Importanza Comunitaria), IBA (Important Birds Area), Zone 1 e 2 del Parco del Gargano. – ha dichiarato Carlo Fierro, presidente del WWF Foggia – I cittadini che intervengono in sua difesa evidentemente ne sono ben consapevoli così come lo è  la comunità internazionale. Le Autorità invece continuano ad  apparire indifferenti e inerti nei confronti di quanto gli stessi cittadini segnalano.>>