“Aspettiamo una risposta da parte del vescovo”.
"Incroceranno le braccia" i Confratelli della Congregazione dell’Orazione e della Morte di Rodi Garganico, per protesta contro il mancato riconoscimento, a tutt’oggi, della loro associazione da parte del Vescovo di Manfedonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, mons. Michele Castoro. L’Arciconfraternita, che presidiava il culto dei morti presso la Chiesa del SS. Crocifisso, ha cessato di fatto l’attività già verso la fine degli anni ’60 e solo nel 2000, su iniziativa di don Matteo Troiano e di Alfredo Ricucci, si è dato avvio ad un lungo processo di ricostituzione, ad oggi non ancora concluso con il riconoscimento ufficiale da parte del Vescovo. A nulla – viene spiegato – sono valsi i numerosi incontri avuti sull’argomento, sia con il responsabile diocesano delle Confraternite, don Pasquale Vescera, che con il responsabile laico, Matteo Impagliatelli e prive di riscontro sono state le missive inviate allo stesso Vescovo Castoro. Il rischio che si corre – sottolineano i confratelli – è quello che i competenti organi diocesani non avendo ancora autorizzato l’elezione degli organi statutari, qualora dovesse venire a mancare l’ultimo confratello ancora in vita (oramai ultraottantenne) – di cancellare oltre quattrocento anni di storia e di dover riavviare, per la ricostituzione della congregazione, un lungo e tortuoso iter burocratico, come previsto dal vigente diritto canonico e da una disposizione della Conferenza episcopale italiana. Ciò che preoccupa maggiormente è che ad oggi, per ragioni sconosciute, non è stato possibile effettuare l’elezione degli organi statutari e, conseguentemente, ottenere il riconoscimento da parte del Vescovo. La nascita delle Confraternite risale a tempi molto antichi; la mancanza di documenti, tuttavia, causata da terremoti, incendi, incursioni barbariche ed eventi bellici, impedisce di ricostruire un’ esatta cronologia delle loro origini. Nei primi secoli del Cristianesimo le Confraternite "Acquisirono un nuovo senso, più responsabile, di carità"; poi, sulla spinta delle predicazioni di san Domenico e san Francesco, fiorirono in numero ancora maggiore. Istituita con bolla Pontificia del 12 novembre del 1731 presso la Chiesa del Crocifisso di Rodi, Garganico si è sempre dedicata alla pietà dei defunti meno abbienti. Con le donazioni dei confratelli ha sempre curato la chiesa del Crocifisso nonchè quella presso il cimitero di Rodi Garganico dove venivano, sepolti i confrateìn e le persone che venivano aiutate dai confratelli. Per alcuni anni e, soprattutto dalla chiusura della chiesa ha avuto un periodo di oblio ma, nel duemila è stata ricostituita essendo ancora in vita i confratelli: Mario Saggese, Nicola Carbone, Turchi Saggese, Antonio Delle Fave, Domenico Russo. Da allora – ricordano i confratelli -siamo in attesa che il Vescovo ci confermi la rinascita.
Francesco Mastropaolo