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Vieste/ Fratello Pasquale ci ha lasciato…(2)

 

Michele Mascia: "Sento il dovere morale di scrivere qualche parola sul Consigliere Comunale Pasqualino Pecorelli ’34 volato al cielo e che in tanti anni di politica attiva in questa nostra Vieste si è ritagliato con giusto merito un ruolo importante per il suo impegno quotidiano per la gente…Lui che si nutriva di “alito umano”.

 

…Caro fratello

volutamente non sono venuto a trovarti in questi giorni di grande sofferenza, ho saputo sin dall’inizio che le cose non andavano bene, tu volevi vedermi ma non c’è l’ho fatta…una scelta meditata, non volevo vedere il tuo viso sofferente, il tuo pianto…volevo ricordarmi quella visita a casa tua durante il Natale. Allora tu eri triste ma sei riuscito a sorridere, perché il sorriso era la tua arma vincente, hai scherzato, mi hai chiesto notizie degli amici “u grupp d’ shangai”..quella politica che tu hai sempre amato con passione, con ardore, posso dire senza ombra di smentita che sei stato un grande servitore del popolo.
Mai fermo, sempre attivo, quella cartellina piena di appunti e m’picc…che grande sei stato, hai dispensato a tutti noi tanta speranza…dicevi: "la politica è l’arte dei misteri"…così riuscivi a calmarmi quando non condividevo le decisioni che i nostri amici prendevamo e ci facevano..o meglio ci costringevano a poi a votare….quando pronunciavo la frase: “si vota”..la tua mano era la più sicura, sempre favorevole perchè il popolo doveva avere la sua risposta..così negli anni per tanto tempo….
Oggi come tu hai fatto per tutta la vita, Io chiamo i miei concittadini…fratello e sorella, l’ho mutuato da te grande Pasqualino, l’ho capito in ritardo..ma l’ho capito, io amo la gente come l’hai amata tu, per questo ti piango in silenzio, ti ricordo per quello che hai rappresentato per me.
I tuoi interventi in aula consiliare erano sempre attesi e graditi perchè riuscivi a sdrammatizzare la tensione…grazie mio caro fratello Pasqualino..molti non hanno mai capito perché tanta coesione intorno ad un Sindaco, alla Giunta anche quando non ci piaceva..tu dicevi…”frà chi non è net int la massaria non pot’ capì"…saggio, grande saggio..posso dire con un pizzico di commozione che ti ho voluto bene come un padre, per questo ti rendo omaggio, chi invece legge queste parole capisce che stò parlando di un grande uomo di questa nostra piccola Vieste..ciao fratello Pasqualino….
                                                        
Tuo fratello simbolico Michele Mascia