Studio Confartigianato: in un anno 2,3 miliardi di euro in più di risparmi nelle banche.
I pugliesi non spendono e crescono i risparmi. Aumentano, infatti, i depositi bancari in Puglia: oltre 51 miliardi di euro, custoditi sotto forma o di conti correnti o di buoni fruttiferi o di certificati di deposito o di assegni bancari interni o di depositi cauzionali costituiti da terzi. È quanto emerso, nei giorni scorsi, da un report del Centro Studi di Confartigianato Imprese Puglia. In un anno, da gennaio 2012 a gennaio scorso, i depositi sono cresciuti del 4,8%, passando da 48 miliardi 717 milioni di euro a 51 miliardi 41 milioni, con un incremento di 2 miliardi 324 milioni. In dettaglio, 1’88,2% appartiene alle famiglie (45 miliardi), il 7,8 % imprese (3,9 miliardi), 1’1,9 % alle amministrazioni pubbliche (964 milioni), lo 0,9% alle istituzioni senza scopo di lucro (473 milioni) e lo 0,5% a società finanziarie (237 milioni). In particolare, i risparmi delle famiglie (consumatrici e produttrici) sono aumentati del 7% (da 42 a 45 miliardi). «L’incertezza economica – spiega il presidente di Confartigianato Imprese Puglia, Francesco Sgherza – spinge le famiglie a risparmiare. Occorrono scelte chiare a favore del rilancio dei consumi». Intanto, i depositi della pubblica amministrazione sono diminuiti del 39,7% (da 1,6 miliardi a 964 milioni), una contrazione che «certifica» lo stato di grave diffìcoltà attraversato dagli enti locali, nonostante la forte tassazione a carico dei cittadini. Alle società finanziarie, compresi gli intermediari, la migliore performance: più 22,9% (da 193 milioni a 237 milioni). Per le imprese che producono beni e servizi, l’incremento è del 4,2 % (da 3,8 miliardi a 3,9 miliardi).