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Ufficiale: Gino Lisa diventa scalo regionale

Ora c’è il rebus pista.

 

Come era prevedibile lo scalo “Gino Lisa” di Foggia non è entrato nel gruppo di aeroporti di interesse nazionale, come quelli di Brindisi e Taranto (Grottaglie), deve accontentarsi di essere annoverato tra gli scali di interesse regionale. Questa è la conclusione cui sono arrivati esperti e tecnici messi al lavoro dal ministero per le Infrastrutture, il cui il titolare Maurizio Lupi ha illustrato in consiglio dei ministri il Piano di razionalizzazione del sistema aeroportuale. Ora ci sarà chi farà di tutto per modificarne le scelte – a quanto si apprende soprattutto dal Nord arriveranno proteste e pressioni – poiché il Piano non è ancora stato approvato in via definitiva, ci vorranno ancora dei passaggi: dovrà discuterne prima la Conferenza Stato-Regioni, quindi il Piano tornerà in consiglio dei ministri per la sua approvazione e infine arriverà in Parlamento per essere vagliato dalle commissioni competenti.

A questo punto si apre una questione di grande importanza: che ne sarà della sua pista? Come è noto, dopo lunghe e aspre battaglie, la comunità dauna ha ottenuto che la Regione aprisse un bando per interventi funzionali all’allungamento della pista dagli attuali 1.300 metri ai 1.800 necessari per ottenere la qualifica di aeroporto di interesse nazionale (la decisione dell’allungamento non dovrebbe subire modifiche). I termini del bando scadranno il prossimo 30 gennaio, ma la partita resta comunque aperta in attesa di un pronunciamento della Commissione europea, che dovrà stabilire se per l’intervento su aeroporto possono essere utilizzate risorse pubbliche, oppure vietate in quanto aiuti di Stato (per la pista sono stati già stanziati 14 milioni dei fondi sviluppo e coesione, nazionali). Tutto lascia credere, anche per ciò che sta accadendo in giro per l’Europa, che la seconda ipotesi sia quella che prevarrà, in questo caso il finanziamento pubblico potrebbe fermarsi sulla soglia del 70-75%. C’è un privato disponibile a farsi carico del resto del finanziamento? All’orizzonte non si è affacciato ancora nessuno.