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Regione-Corpo forestale piano anti-furto di legna

Puglia, intesa a tutela delle superfici boscate. Per taglio abusivo degli alberi il Gargano è sotto assedio.

 

Sottoscritta la convenzione tra Regione Puglia (rappresentata dall’assessore alle risorse agroalimentari, Fabrizio Nardoni) e Corpo Forestale dello Stato; Cfs; (rappresentato dal comandante regionale, Giuseppe Silletti) per il contrasto ai furti di legna nei boschi. In Puglia e in particolare in provincia di Foggia, è stato sottolineato, «continua una spietata aggressione a carico del patrimonio forestale caratterizzato da oltre 179mila ettari di boschi di faggio, querceti, pinete, rimboschimenti e macchia mediterranea. Oltre a incendi, pascolo e cementificazione, i boschi subiscono notevoli danni a causa dei tagli abusivi fonte di veri e propri disboscamenti». Sul Gargano, in particolare, sembra che operi un’associazione a delinquere finalizzata al furto di legname che, anche grazie a ditte boschive appositamente avviate per fare da sponda ai criminali, sottoporrebbe questi territori a devastanti incendi e continui e ripetuti tagli irrazionali se non proprio abusivi di alberi. Il Cfs, durante la stagione 2012-2013 ha attivato l’operazione «L’urlo della Foresta» mirata a contrastare interventi forestali abusivi o irregolari disboscamenti e furti di legname. L’attività di contrasto ha coinvolto anche speciali nuclei operativi, costituito da n. 5-10 elementi, di cui almeno un funzionario, provenienti da strutture ed uffici diversi da quelli operanti in provincia di Foggia, con cui hanno collaborato altri 7-10 agenti dipendenti dai Comandi territoriali presenti in Capitanata. L’operazione ha interessato i seguenti complessi boscati: Difesa S. Matteo, Parco Villani, Coppa Ferrata, Bosco Quarto, Monte Spigno, Bosco S. Egidio, Monte Sacro, Bosco Rozzo Alto, Pineta Marzini, Bosco Spinapulci, ecc., ubicati nei comuni di San Marco in Lamis, Monte Sant’Angelo, San Giovanni Rotondo, Mattinata, Vieste, Vico del Gargano, Peschici, Sannicandro G.co, Ischitella, Carpino.
Oltre 90 sono stati i cantieri forestali sottoposti a controllo per verificare il rispetto del regolamento forestale, delle prescrizioni imposte dalla Regione, dalla provincia e dall’Ente Parco, e delle norme in materia di sicurezza sul lavoro. I tagli forestali, irrazionali e illegali, che hanno alterato la struttura e la composizione floristica del soprassuolo, causano danni rilevanti all’ecosistema, con conseguente rischio di dissesto idrogeologico, modifica del paesaggio rurale e deturpamento di habitat. I controlli effettuati dagli agenti forestali hanno riguardato anche il trasporto e commercio di legname con la verifica di tutti i depositi noti di materiale legnoso, al fine di ricostruire la filiera bosco-legna da ardere e accertare eventuali reati di ricettazione.
Sono stati controllati numerosi mezzi di trasporto con verifiche dei carichi e dei documenti di trasporto della merce.