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Aeroporti – Nuovi orientamenti UE su aiuti di Stato

Lo scorso 20 febbraio la Commissione europea ha adottato nuove linee guida sulle modalità di supporto degli aeroporti e delle compagnie aeree in tema di aiuti di Stato. Le linee guida intendono determinare il continuo miglioramento dei collegamenti tra i territori dell’Unione, favorendo la mobilità dei cittadini e riducendo al massimo le distorsioni della concorrenza nel mercato unico. La strategia della Commissione mira a promuovere la crescita nel mercato unico promuovendo misure di aiuto più efficaci e concentrando l’analisi della Commissione sui casi con il maggiore impatto sulla concorrenza.
Joaquín Almunia, vicepresidente della Commissione e responsabile delle politiche sulla concorrenza, ha dichiarato: "Le nuove linee guida sugli aiuti di Stato sono un ingrediente fondamentale per il successo e la competitività dell’industria aeronautica europea purché garantiscano una concorrenza leale a prescindere dal modello di business prescelto, delle compagnie di bandiera piuttosto che delle compagnie low cost, degli aeroporti regionali piuttosto che dei grandi hub. Il nostro obiettivo è quello di garantire la mobilità dei cittadini, conservando parità di condizioni tra aeroporti e compagnie aeree". I nuovi orientamenti per gli aiuti di Stato agli aeroporti ed alle compagnie aeree promuovono l’ uso corretto delle risorse pubbliche purché orientate ad iniziative di crescita che allo stesso tempo, siano limitative delle distorsioni della concorrenza ed evitino sovradimensionamenti e duplicazioni delle strutture aeroportuali rispetto ai bacini di utenza. Le caratteristiche principali sono le seguenti:
Aiuti di Stato per investimenti in infrastrutture aeroportuali: sono consentiti se vi è una reale necessità di trasporto ed il sostegno pubblico risulti necessario a garantire condizioni di accessibilità di una specifica regione. Le nuove linee guida definiscono quindi le intensità massime di aiuto ammissibili a seconda delle dimensioni di un aeroporto e secondo un principio di proporzionalità, a garanzia del giusto mix tra investimenti pubblici e privati. Le possibilità di concessione degli aiuti sono quindi più elevate per gli aeroporti più piccoli che per quelli più grandi: per gli aeroporti fino a 1 milione di passeggeri l’anno, l’aiuto può essere concesso fino al 75 % dei costi ammissibili del progetto, per gli aeroporti compresi tra 1 e 3 milioni, il 50 %, per gli aeroporti tra i 3 ei 5 milioni , il 25 % . Nel caso di regioni remote, dove la necessità del finanziamento pubblico potrebbe risultare più alto, queste proporzioni possono essere aumentate del 20 % . Per ricevere aiuti al funzionamento , gli aeroporti dovranno elaborare un business plan che garantisca, al termine di un periodo transitorio, la piena copertura dei costi operativi
Aiuti di start-up alle compagnie aeree per lanciare nuove rotte aerea: sono consentiti purché rimangano limitati nel tempo. Le condizioni di compatibilità agli aiuti per lo start-up sono state semplificate e adattate ai recenti sviluppi del mercato . L’adozione formale e la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dei nuovi orientamenti, in tutte le lingue ufficiali dell’Unione europea, è prevista per marzo 2014. Particolarmente significativi risultano i 4 pareri espressi sulle inchieste relative agli aeroporti di: Aarhus , Marsiglia, Berlino Schönefeld e Ostrava.
Sono state prese importanti decisioni sull’ammissibilità degli aiuti relativamente ad interventi di ristrutturazione dei terminal, potenziamento delle condizioni di sicurezza delle piste, applicazione di sconti sulle tariffe di handling, investimenti in progetti di marketing territoriale a favore dello sviluppo del traffico aereo.
Per l’aeroporto di Marsiglia la Commissione ha valutato che gli sconti sui costi aeroportuali concessi alle compagnie aeree ed i contratti di marketing territoriale sottoscritti con Ryanair non si configurano in alcun modo come aiuto di Stato in quanto mirati ad aumentare i profitti operativi dell’aeroporto. La Società di gestione dello scalo si comporta in questo caso, come qualsiasi investitore in una libera economia di mercato e, pertanto, in maniera assolutamente legittima.