Menu Chiudi

Un’altra proposta per salvare l’Istmo Schiapparo

 "Non più un ecomostro, ma un paradiso terrestre all’avanguardia" La laguna di Lesina è un grandissimo contenitore turistico completamente vuoto.

 

 Se sfruttato e sviluppato al meglio, potrebbe diventare una delle zone più importanti
del Gargano. Ma purtroppo la laguna è completamente abbandonata a se
stessa. L’Eden V continua a inquinare il mare mentre la Torre
Scampamorte si sta autodistruggendo. Il Bosco-Isola è ormai teatro di
abusi edilizi, attività di caccia illegale e oggetto di interesse da
parte di società immobiliari che vorrebbero realizzare villaggi e
complessi residenziali, ovviamente in nome del signore Turismo. Infatti,
pare che i nostri amministratori siano convinti che il turismo si
faccia, non tutelando e valorizzando il territorio, ma distruggendolo e
ricomprendolo con tonnellate di cemento. Di certo, quegli ipotetici
turisti che dovrebbero visitare la laguna hanno anche bisogno di un
tetto dove alloggiare. E considerato che il Bosco-Isola non deve
assolutamente essere cementificato, anzi andrebbe maggiormente protetto,
si potrebbe recuperare l’Istmo Schiapparo, il cui danno ambientale
provocato dall’abusivismo edilizio è ormai irriparabile. Qui, infatti, è
nato un vero e proprio paese di 2800 abitazioni, che potrebbero
contenere oltre 10 mila turisti. Ecco, è qui che i turisti potrebbero
alloggiare. Non voglio difendere l’abusivismo, perché nel caso di Torre
Mileto non parliamo di multinazionali o di mafiosi che si sono riempiti
le tasce a danno del nostro territorio, ma parliamo di piccole
abitazioni costruite poco alla volta dai nostri nonni, da pescatori e da
contadini del posto, che con i pochi risparmi hanno edificato la ‘casa
al mare’, dopo che hanno ricevuto tutte le rassicurazioni del caso anche
da parte di coloro che avrebbero dovuto impedire la realizzazione di
tale scempio. E’ indubbio che molte abitazioni vanno abbattute, per
esempio, quelle che bloccano gli accessi al mare e al lago, quelle poste
sotto sequestro, e anche le tante baracche. La strada principale
andrebbe allargata e ricostruita, utilizzando l’asfalto drenante
ecologico. Sono indispensabili dei marciapiedi. Si potrebbe realizzare
una pista ciclabile parallela alla strada, per sostituire gli
spostamenti in auto con la bicicletta. Si potrebbe realizzare un sistema
di pubblica illuminazione, con luci a led, alimentate da pannelli
solari, quindi a costo zero e a basso impatto ambientale. Si potrebbe
realizzare un sistema per la raccolta delle acque meteoriche, in modo
che l’acqua piovana possa essere riutilizzata per gli scarichi dei WC.
Si potrebbe prevedere una parcentuale minima di verde per ogni
abitazione, in base ai mq dei cortili, al fine di salvaguardare il
verde. Andrebbe realizzato un sistema di video-sorveglianza per evitare
così i furti nelle abitazioni durante la stagione invernale.
Bisognerebbe introdurre la raccolta differenziata obbligatoria. La
spiaggia andrebbe ripulita ogni anno e dotata di contenitori per la
raccolta dei rifiuti. Torre Mileto potrebbe diventare a tutti gli
effetti un villaggio ecologico. Chi parlerà di Torre Mileto ne parlerà
non più come un ecomostro, ma come uno dei paradisi terrestri più
all’avanguardia del terzo millennio.

sannicandro.org – Ondaradio red. Sannicandro