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Peschici/ “Nuova scuola, troppi ritardi”

Il sindaco Tavaglione scrive alla Provincia: “quindici anni di promesse e nessun sussulto”. La costruzione è ferma da anni al solo rustico.

 

Sui ritardi in merito ai lavori del nuovo plesso scolastico destinato ad ospitare le scuole superiori, questione che come è noto at­tende una soluzione ormai da diversi lustri- dal Comune di Peschici martedì scorso 11 marzo è partita una missiva a firma del sindaco Franco Tavaglione diretta al commissario dell’amministrazione provinciale di piazza XX settembre a Foggia. Una missiva tesa a sollecitare l’ente Pro­vincia “a voler dare un segnale di efficienza e­riprendere, con ogni urgenza ed indifferibilità, la questione delle scuole superiori a Peschici" ha scritto il primo cittadino. "Dopo oltre un quin­dicennio di vicissitudini" si legge nella missiva inviata da Tavaglione a Costantini, dove il primo parte da lontano e fa una sorta di cronistoria della vicenda, i cui sviluppi o meglio i mancati sviluppi hanno un certo che di imbarazzante "tese dap­prima alla individuazione del sito di proprietà comunale ed all’ottenimento dei fondi e poi alla difficile e complessa acquisizione degli innume­revoli pareri e nulla osta per la sua definitiva approvazione, iniziarono finalmente ilavori per la costruzione di un edificio che avrebbe dovuto conferire dignità e speranza ai giovani intenzio­nati a proseguire negli studi superiori". La pre­messa di Tavaglione fa comprendere come la vi­cenda sia "vecchia" di tre lustri. "Difatti oggi" continua il primo cittadino "e già da tanto tempo, gli studenti e gli insegnanti delle scuole superiori sono costretti ad operare e frequentare le lezioni in plessi assolutamente non idonei e per lo più "arrangiati" a tali funzioni. E come spesso pur­troppo accade, la costruzione è ferma da anni alla sua sola struttura scheletrica, come un emblema raffigurante la decadenza economica e sociale in atto. n sottoscritto"rimarca-Tavaglione-"durante l’ultima stagione estiva ha avuto modo di incon­trare in diverse occasioni la vostra persona" dice rivolgendosi a Costantini "proprio al fine di ad­divenire ad una risoluzione della problematica, ma senza conseguire risultati. "Per quanto sopra rappresentato e per il tempo che continua inu­tilmente a scorrere" Tavaglione invita il com­missario Costantini a voler dare un segnale". Co­me? Anche con la convocazione di un tavolo tec­nico dove possano esternarsi tutte le problema­tiche, fino a raggiungere un’intesa operativa" sug­gerisce il sindaco. "n sottoscritto" sarà costretto ad andare fino in fondo alla desolata situazione che tra l’altro vede un’area comunale, a suo tempo ceduta gratuitamente a codesta amministrazione degradata ».