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Foggia/ Leo Di Gioia scioglie le riserve e si candida a sindaco

Leo Di Gioia ha sciolto le riserve e stamattina ha presentato la sua candidatura a sindaco di Foggia. Una sfida che l’attuale assessore regionale al Bilancio intende portare avanti con non meno di 4 liste civiche, in una posizione equidistante dalla destra, secondo Di Gioia troppo litigiosa e muscolare, e dalla sinistra, definita deludente e inadeguata.
Una sfida che Di Gioia ha etichettato come un’occasione per Foggia di slegare il governo cittadino da immobilistiche dinamiche di partito per realizzare liberamente le riforme necessarie alla città senza dover fare i conti con gli interessi di lobby e potentati locali.

Un solo mandato ma rivoluzionario: questo il mantra di Di Gioia che pensa a un eventuale ballottaggio da protagonista e non da outsider, accantonando ipotesi di eventuali alleanze a destra come a sinistra. Sul punto, bocciato anche Mongelli, nonostante la stima e l’amicizia nei suoi confronti. "Ha operato al meglio delle sue possibilità ma ora deve cedere il passo a un nuovo sindaco. Non avrà alcun ruolo nella mia coalizione".

Sul programma amministrativo, Di Gioia ha le idee chiare: pochi punti, ma attuabili. Tra essi: tenuta dei conti di bilancio, riequilibrio gestionale delle ex-municipalizzate, rinnovamento della tecno-struttura e rafforzamento del rapporto tra il capoluogo dauno e la Regione Puglia. Una partita che Di Gioia può giocare al meglio forte della sua attuale esperienza.