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Polizia/ In Puglia soppressi 11 presidi

Allarme estate, via alle squadre nautiche e sommozzatori. Indeboliti i presidi sulle coste. Investigatori preoccupati.

 

Razionalizzare, risparmiare. E soprattutto tagliare. Una sforbiciata tra i ranghi della polizia, una rivoluzione nel segno del contenimento dei costi nel delicato fronte della sicurezza. Che a quanto pare rischia di perdere pezzi importanti. Anche al Sud, nonostante l’ennesima emergenza criminale. Risultato: 11 uffici soppressi in Puglia, 15 in Campania, 3 in Basilicata; inoltre, vengono cancellate alcune squadre specializzate della polizia, come quella nautica, avamposto prezioso non soltanto nell’azione di contrasto alla criminalità organizzata, ma anche per la sicurezza dei turisti. Il quadro nazionale è contenuto in un dossier riservato elaborato dalla Direzione centrale per gli affari generali della polizia di Stato, un documento che è già approdato sulle scrivanie di prefetti e questori per un primo parere consultivo. Il passo successivo dovrebbe essere un provvedimento di legge che metta nero su bianco la nuova organizzazione. In queste pagine c’è il futuro della polizia, che potrebbe essere rivoluzionato sulla via del risparmio.
Il taglio è consistente. E sta destando perplessità tra gli investigatori perché vengono indeboliti i presidi sulle coste, in particolare in città come Bari, Napoli e Brindisi dove il mare più volte si è rivelato un’autostrada dell’illegalità, un nastro trasportatore che negli anni ha alimentato gli affari illeciti anche di là delle frontiere italiane. Eppure, a Bari vengono cancellati squadra nautica, sommozzatori e squadra a cavallo (non operativa); Barletta perde la sottosezione della polizia stradale, Brindisi – come Foggia e Taranto – la polizia postale e la squadra nautica. E niente squadra nautica anche a Gallipoli, nonostante venga presa d’assalto ogni anno da migliaia di turisti. Le cose non vanno meglio in Campania: Napoli perde il reparto di intervento polizia stradale (si chiama Rips, è quello allertato per le grandi emergenze), la sottosezione di polizia ferroviaria di Torre Annunziata; e poi ancora: squadra nautica, squadra sommozzatori e squadra a cavallo mentre la sesta zona di polizia di frontiera per Campania, Basilicata e Calabria passa nella giurisdizione di Puglia, Abruzzo e Molise con sede a Bari. Ma non è tutto: a Salerno cancellate polizia ferroviaria di Nocera inferiore, polizia ferroviaria di Agropoli e squadra nautica nonostante l’enorme flusso di battelli nell’area della Costiera amalfitana; Avellino perde polizia ferroviaria e polizia postale, Benevento la polizia postale, Caserta la polizia ferroviaria Cancello, la polizia postale e la squadra a cavallo. Tagli anche in Basilicata: a Matera via polizia ferroviaria e polizia postale, a Potenza non ci sarà più il compartimento di polizia stradale per la Basilicata. I sindacati non nascondono perplessità. E preoccupazioni, che lievitano con il passare delle ore. «E’ giusto riorganizzare – spiega il segretario provinciale di Bari e regionale aggiunto del Sap, John Battista – e va anche bene ridurre le spese, ma devono essere salvaguardate le specialità operative». Il pensiero va in particolare alla cancellazione di reparti delicati: dagli uffici polfer, tra l’altro utili per il controllo dei treni con merce potenzialmente pericolosa, a squadre nautiche e sommozzatori, fondamentali anche per la scoperta di arsenali sottomarini spesso realizzati dai clan con sacchi impermeabili. «Purtroppo – prosegue Battista – in questo modo si rischia di sopprimere servizi importanti, i tagli possono anche essere necessari ma è un errore farli in modo orizzontale senza tener conto di territorio e capacità operative. Tanto più – conclude – in una fase segnata da un’offensiva della criminalità».