Lo ha deciso il sindaco con un’apposita ordinanza, anche per salvaguardare l’incolumità pubblica.
Per il canale di Calena, posto nella piana valliva di Peschici in omonima località, è tempo di messa in sicurezza idraulica. Lo ha deciso il sindaco Franco Tavaglione con una apposita ordinanza, emanata al fine prioritario di eliminare i gravi pericoli che incombono sull’incolumità pubblica e privata. Si legge infatti nel documento a firma del primo cittadino che "a seguito dell’evento piovoso di particolare intensità accaduto il l° dicembre 2013, si è verificato, oltre all’ulteriore ingente trasporto all’interno del canale di materiali lapideì di svariata natura, anche e soprattutto un aggravamento del fenomeno erosivo già in atto, che ha portato allo smottamento della vecchia strada comunale costeggiante il canale. Ciò ha posto condizioni tali da non garantire la dovuta sicurezza idraulica in ordine al regolare deflusso delle acque in caso di eventi piovosi di particolare intensità, anche in considerazione dell’enorme bacino posto a monte" Va perciò rimarcato in proposito che tale circostanza è causata principalmente dalla assoluta inadeguatezza dell’infrastruttura idraulica, nonché dalla totale carenza di manutenzione e pulizia degli alvei, determinata dalla sopravvenuta insussistenza di fondi regionali un tempo costantemente disponibili, con cadenza annuale, atti quantomeno a garantire il prelievo ed il trasporto in altri luoghi del materiale inerte ingombrante il letto del canale. L’ordinanza sindacale mira a risolvere la grave situazione all’attualità esistente all’interno del canale di Calena con la esecuzione dei lavori di messa in sicurezza consistenti nel prelievo di materiali lapidei sul letto del canale fino ad un massimo di cinquemila metri cubie nonché il successivo trasporto in luoghi autorizzati, oltre al rinforzo degli argini sottostanti gli smottamenti stradali con i materiali recuperati in loco, il tutto nella piena osservanza delle normative in materia di sicurezza. il prelievo del materiale dovrà avvenire esclusivamente laddove gli argini del canale risultano realizzati con pareti a scogliera. Inoltre all’impresa esecutrice dei lavori (a tal proposito il Comune a mezzo di avviso pubblico ha avviato una apposita indagine conoscitiva tesa all’individuazione di impresa qualificata ed immediatamente disponibile ad eseguire i lavori di ripristino di cui ha bisogno il canale) non sarà riconosciuto alcun compenso in quanto la stessa potrà disporre dei materiali rinvenienti dal prelievo ai fini di una loro riutilizzazione.
Francesco Trotta