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Gino Lisa/ Il progetto di BH Airlines

“Speriamo di poter tornare sul mercato italiano con voli sovvenzionati dalle società che gestiscono gli aeroporti, o dalle Regioni”. Così Emir Dervisevic, responsabile commerciale della BH Airlines, il vettore bosniaco che il prossimo 17 aprile dovrebbe riaprire la stagione dei voli dal Gino Lisa, illustra i progetti della compagnia. Archiviata la questione relativa alla certificazione sanitaria del Gino Lisa che, come assicurato da AdP, arriverà al più presto, se non altro con un’autorizzazione provvisoria, si pensa alla programmazione futura. “Per quanto ci riguarda, ha precisato Dervisevic, l’accordo c’è, attendiamo solo di portare a termine l’ultimo step burocratico. Siamo fortemente motivati a coprire varie tratte da Foggia e Bari via Sarajevo, il nostro network non è molto ampio e forte, ma possiamo offrire anche qualcosa in più, come ad esempio voli per Istanbul”. C’è dunque ottimismo nelle parole di Dervisevic che vede nel business foggiano la possibilità di tornare sul mercato italiano: “L’accordo con GTours significa molto per noi”. Certo, per vincere la sfida sul fronte numerico il Gino Lisa non può programmare solo charter, mentre la BH Airlines potrebbe garantire solo dei pacchetti turistici con dei charter: “Ci piacerebbe creare collegamenti interni tra Foggia e Milano, ma non possiamo. In base alle leggi in materia di aviazione i vettori extracomunitari come il nostro non possono coprire lo spazio aereo italiano, questo significa che possiamo coprire la tratta Foggia – Sarajevo, ma non Foggia – Milano. La BH Airlines ha un’autorizzazione per effettuare voli charter da e per l’Italia dal 19 settembre del 2013”. Resta comunque il problema dei costi. Qualsiasi progetto a lungo periodo richiede un contributo regionale, ma questo aspetto ha rappresentato la grande spina nel fianco dello scalo dauno: la Darwin Airlines ha interrotto i voli proprio dopo lo stop al finanziamento pubblico che ha immediatamente fatto lievitare i prezzi dei biglietti, determinando condizioni sfavorevoli per la permanenza della compagnia in Capitanata. La BH scommette ora sull’accordo con Guglielmi, ma spera di replicare l’esperienza fatta in Abbruzzo, dove la Regione ha sovvenzionato un piano voli  che in alta stagione contemplava 15 voli, il tutto per tre anni. Qui le cose potrebbero essere più complicate, ma un dato è certo: qualcosa si muove e non è escluso che presto il numero degli attori sulla scena possa aumentare.