Un distretto della portualità turistica per battere la concorrenza.
Un distretto della portualità turistica pugliese, che unisca in un network le tre marine oggi esistenti in provincia di Foggia, ovvero, Rodi Garganico, Manfredonia e Vieste. Un "sogno" che il presidente del Formedil Gianni Rotice è intenzionato a far diventare realtà, per dare finalmente slancio e futuro ai porti del Gargano e, più in generale, all’intero comparto turistico pugliese. Rotice ha anticipato questo suo obiettivo, chiarendo come il distretto della portualità turistica può rivelarsi l’arma vincente (e forse l’unita) per sconfiggere la crisi nerissima che sta attraversando il settore nautico e la concorrenza spietata dei porti esteri e dirimpettai, a partire da quelli di Croazia e Montenegro. Lo sanno bene anche alcuni imprenditori-dipurtisti di Capitanata, sempre più di passaggio in località come Budva, Ulcinj, Bar, Tivart, Kotor. Del resto a detta del World Travel & Tounsm Council e Oxford Economics, proprio il Montenegro vanterà. nei prossimi dieci anni la più rapida crescita per quanto riguarda il mercato turistico in tutto il mondo. Una legislazione "yacht-friendly", quale quella praticata oltre l’Adriatico, potrebbe dunque lasciare al palo i costosi e nuovi porti sorti prima a Rodi Garganico, dove l’approdo è gestito dalla romana Cidonio spa, e poi a Manfredonia. Senza dimenticare il Marina di Vieste, che, come: affermato nei giorni scorsi dalla consigliera delegata al porto Giuseppina FaIcone, a maggio dovrebbe finalmente diventare operativo insieme ai suoi locali commerciali. Per Rotice non è alla concorrenza interna che bisogna guardare; piuttosto, è necessario fare sistema e rete per aumentare l’attrattività del Gargano agli occhi di chi va per mare. "Si inizia a parlare di un distretto della portualità turistica in Puglia, insieme alle varie associazioni di categoria. A tal fine la Camera di Commercio di Foggia può svolgere un ruolo importante, facendo attività di promozione. Ma è ovviamente indispensabile la collaborazione di tutti gli enti e le istituzioni", ha spiegato l’ingegnere, già presidente di Gespo srl, la società che ha realizzato ed ora gestisce nel Golfo Marina del Gargano. "Si sta creando un tavolo tra noi di Manfredonia, il Marina di Rodi Garganico e quello di Vieste. Il rapporto competitivo non va inteso con i porti che sono intorno a noi, nel nostro territorio. Ben vengano anche i porti di Mattinata e Peschici, perchè il diportista deve potersi muovere da un marina all’altro. La concorrenza è ben altra e viene in questo momento da Paesi come Montenegro e Croazia, dove stanno puntando su un regime di agevolazioni fiscali assai spinto, proprio allo scopo di attrarre quanti più diportisti, e quindi turisti, possibile. In quest’ottica diventa importante anche avviare Un discorso sui voli charter. Il settore è oggettivamente in crisi, specie dopo che il decreto Monti ha fatto scappare le barche verso altri lidi, ovvero all’estero. Quello che il diportista si chiede in questo momento è: perché devo scegliere il porto di Manfredonia, se ho vantaggi incredibili, anche sul piano dei minori controlli fiscali, in Paesi diversi, tra cui la stessa Spagna? Il problema, quindi, non è dato dal numero di porti esistenti nel Gargano, ma dalla premialità data da altri e dunque di come riuscire ad attrarre". Per Rotice quello legato alla fiscalità è, peraltro solo uno dei gap attuali delle marine garganiche. "E’ molto avvertito, rispetto al nostro territorio; il problema della sicurezza sociale. Bisogna far capire a quanti arrivano da fuori che questo è un territorio sicuro. Ma è necessario anche se diventi un territorio dotato di infrastrutture. Oggi", conclude Rotice riferendosi alla competizione ormai globalizzata, "te la giochi su dove puoi arrivare con due ore di aereo".
Lucia Piemontese
l’attacco
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