Certo, era il classico «pesce d’aprile» la notizia apparsa su questo sito che il colosso inglese «MDL Marinas», operativo in 21 porti turistici nel mondo, dopo il divorzio con la «Marina del Gargano» (il porto tursitico di Manfredonia) sarebbe arrivato a Vieste. Eppure le cose cominciano a muoversi, in positivo, per l’infrastruttura viestana. Sul lungo braccio che si protende dal lungomare Europa c’è un gran movimento: i tanti piccoli imprenditori che hanno preso in fitto i locali commerciali stanno ultimadfo i lavori prima di aprire al pubblico.
A spiegare cosa sta accadendo al porto turstico di Vieste è Giuseppina Falcone, consigliera delegata al porto, che si sta occupando della delicata materia da oltre un anno e mezzo. «Sull’arrivo del colosso inlgese «MDL Marinas» va detto che si tratta di uno scherzo, di un pesce d’aprile. Il Comune di Vieste gestisce il porto direttamente, con la sua partecipata «Aurora Porto turistico Vieste SpA». Qualora decidessimo di affidare a terzi la gestione dell’infrastruttura lo faremo con un bando, mai in maniera diretta», ha spiegato la Falcone. «Ma di vero c’è che finalmente il nostro sta diventando un porto attivo. — ha tenuto ad annunciare — Credo che da maggio saremo operativi. Sarà un porto diverso da quello che è si è visto finora a Vieste. I locali commerciali sono quasi tutti affittati. Inoltre siamo in trattative con le due società marittime che operano nel settore degli imbarchi per le isole Tremiti per far partire i traghetti direttamente dai pontili del porto turistico».
L’altra novità interessante è che il porto viestano negli ultimi tempi sarebbe oggetto di interesse da parte di alcune società italiane del settore.