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Peschici/ Divieti di balneazione nuove ordinanze interdetti altri tratti

Mentre parte l’invito dei sindaci per una vertice in Prefettura.

 

«Per il futuro e per debellare una volta per tutte il problema di erosione della costa, altrimenti ogni anno si ripresenta tale e quale, puntiamo. ad’ una progettazione intero comunale. Vareremo una cabina di’ regia per gli aspetti operativi. L’obiettivo è darci un modus operandi unitario. Invece per l’im­mediato, vista l’urgenza della stagione estiva ormai alle porte, chiederemo al Prefetto la convocazione di un tavolo tecnico dove si entrerà nel dettaglio, con la valutazione di casi specifici – ne porteremo all’attenzione tre o quattro . allo scopo rivedere le ordinanze di divieto emesse dalla Capitaneria di porto».’ Franco Tavaglione, il sindaco di Peschici che ha messo intorno ad un tavolo presso la sala consiliare del suo Comune, i primi cittadini dei paesi interessati dalle ordinanze riguardanti le falesie a rischio crollo, sintetizza così l’esito del dibattito. Alla riunione di Peschici si sono presentati Antonio Mazzamurro assessore del Comune di Monte Sant’Angelo, Michele Prencipe neo sin­daco del Comune di Mattinata (accompagnato dai neo assessori Giulia Quitadamo e Raffaele D’Apolito e dal consigliere comunale Michela Armillotta), Ersilia Nobile sindaco di Vieste, oltre allo stesso Tavaglione. Al dibattito hanno inoltre partecipato rappresentanti della Federalberghi, degli operatori turistici dell’in­tero Gargano, dell’ Autorità di bacino. «Al tavolo tecnico in Prefettura» puntualizza Ta­vaglione «chiediamo anche la presenza degli enti preposti, dal Genio civile all’Autorità di bacino, alla Regione Puglia». Intanto si allarga la fascia costiera sottoposta ai divieti di balneazione. Dopo le due ordinanze dei giorni scorsi ad opera della Capitaneria di porto di Manfredonia (che ‘ dichiarano off-limiti ben 25 chilometri di costa, da Macchia, frazione di Monte Sant’Angelo, a Mattinata), ieri l’ufficio circondariale marittimo di Vieste, a conclusione di un iter istrut­torio, ha emanato altre tre ordinanze (prima la 19, e successivamente la 20 e la 2112014). Stabiliscono l’interdizione di alcuni tratti di mare antistanti i costoni rocciosi del litorale dei Comuni di Vieste, Peschici e Rodi Gar­ganico. Tutti questi tratti – sostiene l’ufficio viestano – sono caratterizzati da movimenti franosi. «L’interdizione a dire il vero è in vigore dal 1994, e i recenti provvedimenti dell’autorità marittima hanno esclusivamente aggiornato la situazione in linea con le caratterizzazioni del piano d’assetto idrogeologico (pai) dell’Autorità di bacino della Puglia» fanno sapere dall’uf­ficio marittimo viestano. In alcuni tratti l’in­terdizione è risultata addirittura meno restrittiva della precedente. «Tali atti, dovuti» aggiungono sempre dall’ufficio marittimo «hanno la finalità di garantire l’incolumità in quelle specifiche aree, a mare e nei pressi di quei tratti di costa ad elevato rischio geo­morfologico» .

Francesco Trotta