Riceviamo e pubblichiamo una nota del Presidente Pecorella
Si esprime dolore e al tempo stesso ferma condanna per l’ulteriore atto di
barbarie perpetrato a danno di una delle aree naturalistiche tra le più
importanti non solo del Parco Nazionale del Gargano ma dell’intera Italia
meridionale.
Purtroppo, ancora oggi, non si riesce a definire un Piano di sicurezza che
possa garantire l’incolumità dell’Area stessa.
Pur nonostante l’impegno dell’Ente Parco, che ha portato all’insediamento
di una sede del Corpo Forestale permanente all’interno dell’Oasi Lago
Salso, queste attività delinqueziali, assieme a quelle di sversamento di
rifiuti ed alle carenze gestionali ed infrastrutturali, impediscono lo
sviluppo di questa zona e non garantiscono un futuro occupazionale stabile
per i lavoratori e per tutti coloro i quali meritoriamente si impegnano per
salvaguardare la biodiversità del sito.
In conclusione, anche la difficile coesistenza di due gestioni separate
quali quelle dell’Oasi Lago Salso e quella della Riserva dello Stato
"Frattarolo", nelle quali l’Ente Parco non ha diretta responsabilità e
competenza, sono un ulteriore problema da affrontare e risolvere con il
Comune di Manfredonia ed il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali.
Il Presidente del Parco Nazionale del Gargano
Avv. Stefano Pecorella*