Dalla Regione per l’inerzia amministrativa nel piano sociale di zona. Ora sono a rischio 8 milioni destinati a 4 paesi.
Troppi i ritardi e le scadenze non rispettate (inerzia amministrativa), per cui quello che era nell’aria da tempo si è avverato all’indomani delle tornate elettorali comunali ed europee. L’ambito territoriale di San Marco in Lamis (comprende quattro Comuni, anche San Giovanni Rotondo, Rignano Garganico e San Nicandro Garganico) è stato commissariato. A deciderlo è stata la giunta regionale con delibera dello scorso 6 giugno. La prima conseguenza immediata di questo atto potrebbe essere lo stop al trasferimento della cassa del piano sociale di zona dal Comune di San Marco in Lamis (ente capofila) a quello del Comune di San Giovanni Rotondo (idea in voga fino a qualche settimana fa. La giunta regionale come commissario ad acta ha nominato l’avvocato Giuliana Galantino, segretario generale del Comune di San Marco in Lamis. Per il supporto operativo nominati sub commissari. Vittoria Gualano, responsabile del settore affari generali e politiche sociali del Comune di San Marco in Lamis, Giacomo Scalzulli,segretario generale del Comune di San Giovanni Rotondo e Emanuele Attilio Pepe, funzionario dell’ufficio programmazione sodale del servizio programmazione sociale e integrazione sociosanitaria della Regione Puglia. Un commissariamento che di fatto sposta il peso della gestione dai politici ai tecnici. La causa scatenante dell’attivazione della procedura per l’esercizio dei poteri sostitutivi da parte della regione Puglia (scattata lo scorso 18 marzo) risiede nella mancata stesura ed adozione del piano sociale di zona, che andava fatto entro il 28 febbraio 2014, da parte dei quattro Comuni dell’Ambito. Una falla che di fatto bloccava e blocca ben otto milioni di euro di fondi, in un settore alquanto delicato come quello socio assistenziale. Roba inaccettabile di questi tempi. A San Marco in Lamis la delibera regionale ha scatenato letture diametralmente opposte. Il sindaco Angelo Cera gongola perché è riuscito a stoppare eventuali tentativi di scippo della cassa e della gestione da parte di altri Comuni dell’ Ambito e parla di «trionfo delle nostre ragioni: contro il disfattismo e l’arroganza di altri. Vorrà dire qualcosa se da Bari» ha sottolineato «hanno individuato come commissario ad acta il segretario del nostro Comune. Ringrazio l’assessore Elena Gentile per aver saputo volare alto in questa vicenda ad attendo fiducioso giustizia dalla magistratura per la mia denuncia in merito alla passata distrazione dei fondi». Per il Partito democratico sammarchese, all’opposizione in comune, invece si tratta della «certificata dichiarazione di fallimento dei quattro Comuni».
Francesco Trotta