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Reporter della Tua Città/ Gestione rifiuti: l’impennata dell’Asino

Non c’è pace sul fronte della gestione dei rifiuti a Rodi che è sempre più critica. Ancora un’ordinanza sindacale, atto n.28 del 12 giugno 2014, la seconda in sei mesi, sicuramente non l’ultima, che vede il Sindaco adesso ordinare al responsabile dell’ufficio tecnico comunale di rimediare urgentemente (a nolo) mezzi di servizio per l’estate in corsa. La ditta scelta dal Sindaco a trattativa diretta (la GIAL Plast), infatti, è senza i mezzi di proprietà del Comune e minaccia di abbandonare il servizio; un provvedimento urgente, l’ultimo, che anticipa di poco l’incidente che secondo indiscrezioni avrebbe costretto al fuori uso l’unico camion operativo di proprietà della nuova ditta per misure, per così dire, cautelari. Non si è ancora spenta, dunque, l’eco dell’ordinanza sindacale da un milione di euro di dicembre scorso che tutto sembra debba essere ancora discusso o ancora peggio organizzato, nonostante il letargo invernale, nel corso del quale il servizio è risaputo essere molto più proficuo per l’appaltatore,  ma non per il Comune che paga d’inverno e d’estate sempre lo stesso prezzo.
Questo può spiegare la ragione per la quale solo oggi la ditta individuata dal Sindaco senza gara minaccia l’abbandono; i conti, forse, non tornano in estate e la ditta potrebbe affrancarsi dalle più impegnative attività estive perché, si dice, non ha firmato fino ad oggi alcun contratto con il Comune e neppure sembrerebbe esserle stata richiesta la dovuta polizza fideiussoria a garanzia e tutela della posizione e degli interessi del Comune stesso.
Una volta c’erano impresa e mezzi ed il paese si presentava pulito agli occhi dei suoi visitatori, anche se sporco alla vista dei suoi miopi detrattori (oggi suoi amministratori); una volta la Città si fregiava della Bandiera Blu e delle Quattro Vele di Legambiente, vantando il suo primato in terra di Capitanata, e non solo; una volta la Città occupava una posizione di eccellenza nelle analisi di rating ambientale con tanti cari saluti ai più blasonati paesi vicini e lontani.
Poi, però, a maggio 2012, il Paese si è svegliato con l’idea meravigliosa del cambiamento; non più memore del suo passato prossimo, anzi in modo anche un tantino ingrato, il Paese si è affidato al ritorno del magico Pinto, invocato dopo la sua rielezione dal popolo festante ed osannante, con al seguito un manipolo di sfigati compagni di viaggio, e tutto è diventato più bello ma purtroppo impossibile da raggiungere, perché frattanto i debiti ed il disastro ambientale degli altri avevano consumato il paese, per alcuni addirittura svenduto, lo avevano fatto precipitare nel baratro, insieme a tutte le nuove promesse mancate e le speranze costruite sulle chiacchiere di propaganda e sulla menzogna di stile pintiano.
Ma c’è di più perché il Sindaco, dopo aver difeso a spada tratta la sua scelta per la gestione dei rifiuti, al punto da dover dare del rincoglionito a chi, come me, ha sostenuto da subito l’illegittimità del suo operato, impavidamente, ad estate in corsa, molto tempo prima della scadenza fissata del 31 dicembre prossimo, con un’impennata direi da quasi cavallo, prende a calci la sua ordinanza extra ordinem e l’asino che gliela aveva suggerita in uno scenario, tragicomico, di grande confusione (conviene rileggere a questo punto il comunicato del Sindaco del 26 maggio scorso ancora presente sul sito web del Comune).
Il Sindaco, dunque, ci ripensa, inverte la rotta, si abbandona alle cure di un suggeritore diverso, forse un poco più attrezzato, e con una graziosa, leggiadra deliberazione di giunta, atto n.139 del 4 giugno ultimo scorso, a sorpresa, indirizza finalmente a gara la gestione del servizio, pur senza revocare l’ordinanza primordiale, ma ammettendo per comportamento concludente di aver fatto prima una grande cazzata.
Temo, e ne sono per questo soddisfatto, che alla fine abbiano prevalso sull’arroganza del potere i pareri dei tecnici, i famosi burocrati che il vice sindaco sostiene essere di ostacolo alla velocità della luce con cui vorrebbe muoversi l’amministrazione comunale, pareri anche a questo riguardo, si dice, contrari alle intimazioni dispotiche del soggetto e che col tempo non potevano non far sentire ragionevolmente il peso della loro presenza soprattutto perchè qualcuno ….. ha già bussato alla porta degli uffici comunali con sinistro rumore!
Torna strano, però, che tutto questo succeda adesso, in estate, allorquando sopravviene la minaccia del gestore di abbandonare il servizio se il Comune non dovesse reperire subito mezzi e attrezzature di servizio.
Sono indotto a pensare male (“e a pensar male non si fa peccato”, secondo il saggio Giulio!) e temo che il futuro prossimo potrà riservarci sorprese sul fronte dei costi di gestione a parità di servizio reso.
Per questo è utile un breve riepilogo per me e per tutti quelli che come me sono di intelletto normale e non reggono il confronto con il vertice del governo locale: 1) il Sindaco ordina il 18 dicembre 2013 alla GIAL Plast di svolgere per un anno (sino al 31.12.2014 e senza escludere proroghe) il servizio di igiene urbana allo stesso prezzo e condizioni del gestore rimosso (“…. al fine di scongiurare l’insorgere di rischi per la salute dei cittadini e pregiudizi per l’igiene pubblica”, anche se la struttura tecnica del Comune sembrerebbe non aver metabolizzato la decisione); poi, il 4 giugno 2014, dopo sei mesi invernali, il Sindaco e la Giunta si risvegliano ed invitano, a sorpresa, il responsabile dell’ufficio tecnico ad avviare la gara per la gestione del servizio affidato alla GIAL Plast nonostante sia ancora lontana la relativa scadenza; infine, il 12 giugno 2014, il Sindaco ordina alla GIAL Plast di usare i suoi mezzi in mancanza di quelli comunali e fino a quando l’ufficio tecnico non li avrà reperiti a nolo, ovviamente pagandoli a parte e con l’espediente di portare il relativo costo in detrazione dei crediti maturati dal precedente gestore spazzato via.
Di fronte a cotanto zelo resto sconvolto, ma siccome “qua nessuno è fesso” mi sembra utile far capire di aver capito bene, ben avvertendo che l’occhio sarà sempre vigile …. sulla nuova stagione degli amori!
Parlando a buoni intenditori, mi auguro che la procedura di gara questa volta, dopo i grossi garbugli delle gare per affidare i servizi estivi (navetta, informazione turistica, parcheggi), possa essere fluente e veramente concorrenziale, senza lasciare vittime sul campo; spero che la gara possa andare a buon fine; dopo il danno delle ordinanze sindacali, non vorrei la beffa di un incanto deserto (o quasi), per ritrovarci alla fine il medesimo gestore, lo stesso servizio, valori percentuali di differenziata sempre scarsi e vicini allo zero, ma anche un costo variato, più elevato, il tutto magari imbastito con la stessa paradigmatica ordinanza del Sindaco preoccupato ancora una volta, come sempre, di dover “scongiurare l’insorgere di rischi per la salute dei cittadini e pregiudizi per l’igiene pubblica”.
Donato Petrosino, cittadino di Rodi Garganico, 18 giugno 2014.