Tre arresti, la Procura contesta la tentata estorsione e la rapina. Avvenne a novembre quando la vittima finì in ospedale con prognosi di 20 giorni. Le indagini dei Carabinieri di Vieste.
Tre garganici sono stati arrestati dai carabinieri su ordinanze di custodia cautelare in carcere perchè accusati a vario titolo di tentata estorsione, rapina e lesioni gravi per un pestaggio ad un viestano avvenuto il 3 novembre del 2013 e che sarebbe riconducibile a contrasti tra confinanti. Gli arrestati sono Domenico Rotunno di 34 anni; Claudio Iannoli di 38 e Giacomo Egizi di 45. I particolari dell’indagine li hanno resi noti i carabinieri nella conferenza stampa svoltasi a Foggia presso il comando provinciale dell’ Arma. «Il 3 novembre scorso si presentò alla tenenza dei carabinieri di Vieste, in evidente stato di shock e con il volto tumefatto è ricoperto di sangue un 42enne del luogo che riferì» hanno detto i carabinieri «d’essere stato aggredito in località "Tomarosso" da quattro uomini armati di bastoni, senza fornire ulteriori spiegazioni. Fu allertato il 118, l’ambulanza soccorse il ferito poi ricoverato all’ ospedale di San Giovanni Rotondo con una prognosi di 20 giorni». I carabinieri parlano di «poche informazioni fornite dalla vittima», malgrado ciò le indagini si indirizzarono sul viestano Domenico Rotunno (uno dei tre arrestati). Questo «perché tra giugno e luglio del 2013 i carabinieri erano intervenuti più volte nella località poi teatro del pestaggio, a causa di accesi diverbi tra lo stesso Rotunno e il quarantaduenne poi picchiato: quest’ultimo» è stato detto dagli investigatori «lamentava di fatto un tentativo di impossessamento della sua proprietà da parte di Rotunno, proprietario di un terreno adiacente al suo; in un’occasione Rotunno aveva anche occupato la casa rurale del vicino, introducendosi con la moglie e cambiando la serratura della porta d’ingresso». A dire dei carabinieri Rotunno frequentava « assiduamente Iannoli e Egizi, cui è legato da rapporti di parentela, e con caratteristiche somatiche molto simili a quelle indicate dalla vittima che, terrorizzata per quanto accaduto, non si mostrò molto propensa a collaborare», dicono gli investigatori. Secondo la ricostruzione dell’accusa la sera del 3 novembre la vittima, «intenta a ripulire dalle erbacce il proprio terreno, notò sopraggiungere quattro persone tra cui Rotunno: gli si avvicinavano, lo accerchiarono con fare minaccioso armati di bastoni, al che la vittima avendo capito di essere in serio pericolo, disse che avrebbe chiesto l’intervento dei carabinieri con il telefonino». La reazione degli aggressori fu immediata: «si scagliarono contro il viestano, iniziando a colpirlo violentemente con calci, pugni e bastonate. Durante il pestaggio gli aggressori gli sottrassero il cellulare, estraendo la sim-card per impedirgli di chiamare i carabinieri e procurarsi l’impunità. Prima di andar via» a dire dell’accusa «gli aggressori, intimarono più volte alla vittima di sparire da quel posto e di lasciare la sua proprietà, minacciandola ripetutamente di morte», da qui l’accusa di tentata estorsione. Il pestato dopo un’ora risalì in auto e raggiunse la caserma per denunciare quanto successo. I 3 presunti aggressori sono stati trasferiti in carcere a Foggia: l’indagine è dei carabinieri della locale tenenza e dei colleghi della compagnia di Vico.
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