Lettera aperta al sindaco.
PARROCCHIA S. MARIA ASSUNTA nella BASILICA CATTEDRALE – VIESTE (FG)
LETTERA APERTA
Vieste, lì 23.06.2014
All’Ill.mo Signor Sindaco
Dott.ssa Ersilia NOBILE
Alla Giunta e
All’Amministrazione Comunale
All’Ufficio Servizi Sociali
COMUNE di
VIESTE
Con la presente, il Consiglio Pastorale Parrocchiale e l’Azione Cattolica della Cattedrale, insieme al suo Parroco e Vicario Episcopale, Sac. Gioacchino Strizzi, intendono sottoporre all’attenzione Sua, della Sua Giunta, dell’Amministrazione Comunale e dei competenti Uffici e Servizi, per l’adozione di opportuni provvedimenti, un fenomeno ormai largamente diffuso tra i fanciulli della Ns Città, fenomeno che, a nostro parere: pone numerosi interrogativi di natura etica, relazionale e sociale, desta non poche preoccupazioni, impone una oculata ed attenta riflessione.
E’ stata celebrata solo qualche giorno fa, il 12 giugno u.s., la Giornata mondiale contro lo sfruttamento minorile (ed anche Papa Francesco ha fatto risuonare la sua profetica e autorevole voce auspicando che la Comunità internazionale possa estendere la protezione sociale dei minori per debellare questa piaga)…e potrebbe sembrare che il problema non interessi il nostro territorio…..
Ma a Lei, signor Sindaco, riteniamo non sfugga, invece, quanto vi sia, anche nella nostra ridente cittadina, un diffuso utilizzo di manovalanza minorile in diverse attività lavorative in ambito commerciale e turistico. Utilizzo visto, dalle famiglie: come alternativa ai pericoli della strada e dell’ozio; dai datori di lavoro come “risorsa economica”…in barba ad ogni norma di diritto minorile!
E non Le sarà sfuggito come si stia diffondendo, soprattutto in quartieri frequentati da turisti e villeggianti (Centro storico, corso principale, giardini di Marina Piccola), l’abitudine all’allestimento di mini bancarelle sulle quali sono esposte, a scopo di “vendita”, da parte di improvvisati piccoli imprenditori commerciali: scorze di conchiglie, stelle marine, cianfrusaglie varie.
I venditori in erba, a volte anche fanciulli in età prescolare o ragazzi e preadolescenti, a guardarli bene, risultano per lo più provenienti da nuclei familiari multiproblematici, noti ai Servizi Sociali. Osservando questo loro modo di fare ci si rende conto che, spesso, trascorrono gran parte del pomeriggio, a volte serate fino a notte tarda, offrendo ai passanti, commossi dalla tenerezza di questi “ingenui venditori”, la loro merce come souvenir da portare via in cambio di qualche euro.
E ci risulta che tale vendita riesca a fruttare diverse centinaia di euro, consegnate ai genitori che, naturalmente: approvano, sostengono, forse promuovono e potenziano l’iniziativa…
Questo Consiglio Pastorale Parrocchiale, invece, dopo attenta e premurosa discussione, ha concluso di non poter approvare, né sostenere, per alcun motivo, né tanto meno non alzare la voce per sollevare il problema nei luoghi istituzionalmente deputati alla tutela delle persone fragili.
Questo fenomeno ci appare indecoroso e sconveniente, offensivo e irriguardoso verso ogni fanciullo che ha diritto:
ad una crescita adeguata e rispettosa delle varie tappe dell’età evolutiva;
ad una famiglia attenta ed amorevole che si prenda cura dei suoi bisogni affettivi senza tuttavia venir meno ad una congrua formazione normativa;
ad una scuola che insegni, non solo a leggere, scrivere e fare di conto ma formi anche coscienze critiche e personalità mature;
ad una comunità civile che offra servizi adeguati e spazi ludico- ricreativi per una crescita armonica, serena e gioiosa;
ad una comunità ecclesiale che ne accolga ed orienti il bisogno di “felicità”.
Le chiediamo, pertanto, di voler affrontare, insieme alla Sua Giunta, all’Amministrazione Comunale e agli uffici preposti, le problematiche connesse al fenomeno rappresentato.
E, intanto, ci permettiamo di offrire alcuni suggerimenti per avviare una riflessione dell’opinione pubblica sulla situazione in esame, senza alcuna pretesa di risolverla, consapevoli di non poter infrangere, ma almeno cominciare a muovere e scalfire questo che riteniamo essere solo la punta di un iceberg (si pensi al lavoro nero e allo sfruttamento non solo di minori, ma anche di adulti e di stranieri, sottopagati e costretti a turni estenuanti e massacranti di lavoro in cambio di compensi iniqui, fuori da ogni contrattazione sindacale, o a buste paga false e falsificate da quietanze estorte dallo spauracchio del licenziamento…).
Suggeriamo, perciò, di:
Invocare il diritto minorile ed inserire nell’ordinanza sindacale estiva, integrandola qualora già promulgata, il divieto di allestimento di bancarelle ambulanti condotte da minori per la vendita di conchiglie e chincaglierie varie.
Promuovere un dibattito pubblico sulle problematiche minorili della Ns Città con una serie di incontri e di processi partecipativi volti a concordare strategie educative vincenti per il benessere -fisico e relazionale dei nostri ragazzi.
Questa Parrocchia, nel contempo, si rende disponibile a:
Realizzare serate ludico-ricreative nel corso dell’estate;
Incontrare in maniera mirata e personale le famiglie dei piccoli “commercianti” per stimolarli all’esercizio della responsabilità genitoriale congrua ed adeguata ai bisogni di crescita dei loro figli.
Certi di incontrare il Suo favore nell’affrontare le problematiche su esposte e fiduciosi in un Suo riscontro, mentre Le auguriamo di proseguire il Suo servizio alla Città perseguendo il bene comune, cogliamo l’occasione per porgere i più cordiali saluti.
Il Parroco e Vicario Episcopale
f.to Sac. Gioacchino Strizzi
e il Consiglio Pastorale Parrocchiale
della Cattedrale di Vieste
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