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Borghese in Mostra a Vieste, paradiso del Gargano

Dal 10 luglio al 20 agosto, presso l’ex Convento dei Cappuccini, lungomare Vespucci (zona Porto – Parrocchia SS Sacramento) di Vieste, si terrà un’incantevole mostra.

 

Grazie al patrocinio del Comune di Vieste e organizzata dal Direttore
Artistico Giuseppe Benvenuto, l’inaugurazione dell’esposizione si terrà
giovedì 10 luglio alle ore 22.

 Borghese nasce a Roma nel 1941, frequenta il liceo artistico di via Ripetta
dove insegnano Domenico Purificato, Giuseppe Capogrossi, Umberto Maganzini e
Giulio Turcato. Incomincia a dipingere durante il liceo. Su una bancarella
trova il Dizionario Filosofico di Voltaire.

Nel 1959 frequenta via Margutta, conosce Ugo Moretti e Sebastiano Sanguigni
con cui apre il primo studio in un seminterrato di via Bertoloni, ma lo
lascia l’anno dopo per trasferirsi nel quartiere Prati, per dieci anni. In
questo periodo conosce Daniela Romano.

Nel 1964 fonda il Gruppo e l’omonima rivista Il Ferro di cavallo, a cui
collaborano fra gli altri Giorgio Fasan, Dario Bellezza, Roberto D’Ercole,
Massimo Antoci, Daniela Romano e Alessandro Haber.

Nel 1967 con Daniela Romano, Giorgio Fasan e altri amici realizza il
film-pittura sperimentale neoespressionista La grande mela sulla società dei
consumi, che viene proiettato a Roma in via del Babuino e all’XI Festival
dei due mondi di Spoleto. Il gallerista americano T.W. Burger acquista
alcuni suoi quadri.

È del 1968 la prima personale in via Margutta a Roma, in una galleria aperta
con il concorso degli amici. Espone il grande quadro In morte di Luther
King. L’ultima sera il giornalista sportivo Ennio Viero acquista tre quadri:
sarà il suo primo collezionista; il secondo l’amico Bruno Fogar, tipografo.

T.W. Burger gli allestisce una personale a Chicago. Il quadro Le ombre viene
accettato ed esposto alla VI Rassegna d’Arti Figurative di Roma e del Lazio
al Palazzo delle Esposizioni. La Pinacoteca Comunale di Roma acquista una
sua opera.

Si affacciano nella sua pittura la satira e il sarcasmo. La pittura
precedente, drammatica dai toni scuri e profondi, viene abbandonata.
Appaiono i primi personaggi di quello stile che farà nascere i paralleli con
Grosz, Dix, Ensor, Maccari e Hoerle. Indossano abiti e adottano gesti degli
anni dieci, provocando critiche, interrogativi e non pochi equivoci. Mostra
i nuovi quadri a T.W. Burger, che non ne compra.

Nel 1970 alla galleria Il Calibro di Roma presenta una serie di dipinti sul
tema Processo alla

borghesia. Comincia a frequentare il Caffè Fassi, dove incontra Agostino
Agostini e altri giocatori

di scacchi che diventeranno protagonisti di molti suoi quadri.

Espone per la prima volta a Milano alla galleria Il Cannocchiale di via
Brera. Dino Buzzati gli dedica un

pezzo lusinghiero su Il Corriere della Sera.

Da allora si susseguono personali in tutta Italia e all’estero. Nel 1973
incide le prime acqueforti e conosce Franco Solmi. L’atelier Jacob di Parigi
acquista alcune sue opere. Conosce Sergio Masini e Barbara Giacchetti.

Nel 1974 alla galleria Palmieri di Milano viene esposta la sua prima Nave
dei folli. Lì Conosce Salvatore Fiume, che acquista due opere. Va a vivere
in via della Scrofa, in pieno centro storico a Roma.

Nel 1975 dedica una serie di studi alla scultura e realizza due opere: I
nuovi animali domestici e Eduardo esce dal teatro. Eligio Fulli organizza
una personale al Palazzo dei Priori di Perugia. Dipinge con Salvatore Fiume
il quadro di grandi dimensioni La condanna di Cristo, destinato ai Musei
Vaticani. Nel 1976 realizza cento disegni di satira sul militarismo,
raccolti nel libro W la guerra (ed. Il Gianicolo di Perugia). Personale alla
galleria L’indicatore di Roma con un gruppo di opere della serie Gli orrendi
misfatti di Phantomas. Proseguono i rapporti con Il Gianicolo di Perugia
dove negli anni si susseguono numerose mostre con relative pubblicazioni.
Nel 1980 conosce Giancarlo Sorrentino, nel 1981 Dario Micacchi, nel 1984
Stefano Farroni. Nel 1986 viene organizzata una personale al Museo Nazionale
di Castel Sant’Angelo, a cura di Carmine Benincasa. Nel 1987 conosce Ermanno
Orler.

Nel 1989 in omaggio alla Rivoluzione Francese espone all’Arte Fiera di
Bologna 20 acquerelli dal titolo Storia della grande Armèe. Partecipa al
BIAF di Barcellona con la Selfart di Roma.

Nel 1990 viene organizzata la prima personale alla galleria Arte Immagine
Santerasmo International di Milano. Conosce Antonietta Baistrocchi.

Nel 1991 personale alla galleria Bastien Art di Bruxelles e alla galleria
Gioacchini di Ancona. La Succursale Fiat di Pescara presenta una mostra
antologica con opere del ciclo Invenzioni e scoperte. Conosce Bruno
Donzelli.

Nel 1992 a Palazzo Braschi di Roma viene presentata una mostra di tecniche
miste su faesite e di disegni dal titolo Invenzioni e scoperte, ritratti
immaginari ed altro.

Nel 1993 partecipa al Piemonte Artistico Culturale di Torino e Il Gianicolo
di Perugia pubblica Il Manuale di Fisiognomica, con dipinti, scritti e
disegni a cui Borghese lavora da circa due anni.

Nel 1995 presenta alla galleria Artesanterasmo di Milano un nuovo ciclo sul
tema delle Invenzioni e scoperte.

Nel 1996 compie i primi studi del ciclo Le macchine volanti.

Nel 1998 viene pubblicato Franz Borghese – Antologia di disegni degli anni
settanta – novanta (ed. Il Gianicolo di Perugia, oltre 400 opere).

Nel 2000 conosce Luca Alinari. Personale alla galleria Orler di Venezia e
alla galleria Artesanterasmo-Fidia di Milano con I racconti del delitto e
altre pitture; nel 2002 sempre all’Artesanterasmo espone I dipinti su
faesite con catalogo allegato ad Arte di Giorgio Mondadori e alla galleria
il Tetto di Roma fa una personale dei bozzetti pubblicati su "Il diario di
un egocentrico". Nel 2003 torna all’Artesanterasmo con Il concerto nell’uovo
e altri dipinti e racconti, dove per la prima volta realizza dei disegni che
accompagnano i suoi racconti noir, pubblicati sull’allegato di Arte di
maggio.