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Reporter della Tua Città/ Ricorsi Tarsu: Chi deve pagare il buco nero del bilancio comunale

Ritengo che il servizio di riscossione delle imposte e tasse locali , avviato dall’Amministrazione Comunale di Vieste, poteva e doveva continuare ad essere effettuato all’interno dell’Ente da personale qualificato in servizio almeno per due motivi:

 

-risparmio per il cittadino e per il comune e rivalutazione dei servizi pubblici e degli uffici;
-avrebbe favorito un immediato riempimento della cassa comunale ed evitato un eventuale nuovo caso Gema.

Il tutto attuabile mediante la valorizzazione ed incentivazione economica dei dipendenti comunali, con il rientro secondo le norme di appalti e attività di competenza interna, nonché risparmi e sponsorizzazioni che investono tutti i settori dell’Ente e non solo quello economico-finanziario.

Troppo lavoro, più semplice appaltare e “regalare” soldi a ditte esterne, in cambio di qualche posticino di lavoro, a danno esclusivo dei cittadini di Vieste, e, soprattutto, a danno degli onesti, coraggiosi e laboriosi commercianti che faticano, in questo contesto non certamente di vacche grasse, a pagare gli stipendi ai propri dipendenti e le fatture ai fornitori.

Da oggi oltre ai numerosi controlli che durante il periodo estivo investono le attività commerciali
(asl, vigili del fuoco, nas, ispettorato del lavoro, guardia di finanza, polizia municipale, ispettorato inail ecc. ecc.) devono fare i conti anche con la società comunale di riscossione che  hanno iniziato i controlli, cosiddetti a tappeto, cominciando da chi, ovviamente, già paga.

Armati di metro e macchina fotografica stanno effettuando la misurazione degli spazi pubblici a servizio delle attività commerciali e controllando le affissioni pubblicitarie (insegne e quant’altro) con l’unico obbiettivo di fare cassa e “guadagnare”  la loro provvigione.

Tutto questo accade nel silenzio e nell’inerzia degli amministratori comunali e nel mentre i locali commerciali di Vieste sono pieni di turisti, vanificando gli sforzi degli esercenti che aspettano  un anno intero per lavorare questi 20 giorni. Costretti  ad assistere impotenti alle manovre dei nuovi sceriffi assunti dal Comune di Vieste, invece di curare la clientela e dedicarsi al lavoro.

Mi chiedo perché mai  non iniziano dalle strutture ricettive a fare i controlli?

Scopriranno che esistono strutture che non hanno pagato gli oneri di costruzione (e non si capisce come fanno ad esercitare) che hanno immobili non accatastati  (per intenderci, niente vecchia  imu e tarsu) cambi di destinazione ed uso abusivo di immobili, autorizzati come alloggi del personale oppure come ristorante o cinema o quant’altro ma utilizzati come appartamenti per vacanze, scopriranno pure, superfici denunciate al comune (ai fini tarsu e imu)  nettamente inferiori allo stato reale, oltre che nessuno, ma proprio nessuno, rispetta quel famoso piano occupazionale, presupposto fondamentale per costruire grandi patrimoni immobiliari, laddove non si poteva costruire secondo la vigente normativa urbanistica, e, forse, scopriranno pure immobili completamente abusivi.

La verità è che vi è un’evidente incompatibilità tra gli attuali amministratori e gli operatori turistici, prova ne è stata la nota vicenda dei ricorsi tarsu, dove con una mano si approvavano i regolamenti in Giunta e in Consiglio e con l’altra si impugnavano le cartelle, con la conseguenza di milioni di euro in meno nelle casse comunali che ora i fessi e solo quelli devono pagare. (Ecco come si spiegano i nuovi sceriffi sguinzagliati dall’amministrazione comunale)

Dopotutto questi sono gli amministratori che abbiamo scelto, io per primo gli ho votati e sostenuti ma farò e spero faremo ammenda alle prossime amministrative, via dal Comune di Vieste gli incapaci, gli incompetenti, coloro i quali hanno dimenticato (se mai l’hanno saputo)  chi e cosa rappresentano, hanno confuso la loro funzione con la mera e scellerata  tutela dei propri e dei soliti e noti interessi.

Adesso scatenati pure i servetti al vostro servizio, mossa prevedibile,  ormai non provocate più nemmeno irritazione, fate solo pena!

Un solo appello ai miei colleghi commercianti, SVEGLIATEVI, prima che sia troppo tardi!

Vieste 03 luglio 2014

Saverio Prencipe

 

 

 

 

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