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Vieste/ Raccolta rifiuti, l’ira dei lavoratori

«Troppe carenze nel servizio», nel mirino la ditta «Sieco».

 

In agitazione e i dipendenti della Sieco, l’impresa barese che gestisce il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti a Vieste. I lavoratori, già da temo pò alle prese con notevoli diffi­coltà nell’espletamento del pro­pria attività per via di macro­scopiche carenze, hanno affidato al sindacato il loro malumore. Coinvolta anche l’amministra­zione comunale, accusata di non riuscire a procedere ad un nuovo appalto del servizio. Ma il Co­mune si difende sostenendo che le competenze sono passata all’Aro 1 (Ambito di raccolta ot­timale) di cui fa parte Vieste che al posto di ottimizzare il servizio, al momento lo ha reso ancora più complicato. I lavoratori SiEco. stanchi per come sono costretti a svolgere le proprie mansioni, hanno chiesto . al sindacato di farsi loro porta­voce. n Fesica-Confsal, associa­zione di maggior rappresentanza all’interno della ditta, in una no­ta inviata al sindaco fa sapere che «nonostante i vari tentativi di sa­nare posizioni e problematiche gravissime e urgenti che da tem­po si verificano sistematicamente nel cantiere Sie.Eco. di Vieste; , nonostante l’incontro di febbraio avuto tra l’azienda e la rappre­sentanza sindacale, a tutt’oggi nulla si è mosso da parte della ditta. Anzi, le problematiche, co­nosciute anche dall’amministra­zione comunale, sono peggiorate con l’arrivo della stagione estiva e dei turisti che soggiornano a Vieste, dove in piena stagione si supera abbondantemente le 250mila presenze». I problemi ri­guardano «situazioni non confor­mi al contratto d’appalto». Tutto questo «nonostante le telefonate intercorse tra l’organizzazione sindacale e l’azienda, con le quali si faceva presente la mancanza di igiene e sicurezza nel cantiere, nonostante la proclamazione dello stato di agitazione a giugno». Il sindacato sollecita il Comune «a firmare il contratto d’appalto da mesi insabbiato»; inviata anche la ditta «a ripristinare il cantiere di Vieste per la salvaguardia del­la sicurezza e della condizione igienico-sanitaria, condizioni in­dispensabili e inderogabili per i lavoratori iscritti e non». In un periodo come questo, non si pos­sono assolutamente sottovaluta­re situazioni come quelle lamen­tate dal sindacato, al fine di sal­vaguardare, anzitutto, i lavora­tori, quindi la salute pubblica e non ultima, l’immagine della città che non può permettersi carenze simili.

Gianni Sollitto