Anche quest’anno l’Amministrazione Comunale ha voluto rinnovare il suo impegno nel contrasto delle discriminazioni per orientamento sessuale ed identità di genere. Si replica la Notte dell’Arcobaleno.
Anche quest’anno l’Amministrazione Comunale di Peschici ha voluto rinnovare il suo impegno nel contrasto alle discriminazioni per orientamento sessuale ed identità di genere. Si ;replica dunque la Notte Arcobaleno, a cui era stato dato avvio lo scorso anno. Nel bellissimo scenario della città di Peschici, per due notti, perla arcobaleno del Gargano, con il patrocinio del Puglia Pride e dell’Arcigay Foggia ‘Le Bigotte’ sì svolgeranno due incontri sul modo di informare e comunicare senza discriminare in materia Lgbt. Entrambi gli appuntamenti si terranno presso la villa comunale di Peschici a partire dalle 21.30 sabato 2 e domenica 3 agosto. Nella prima serata si confronteranno sul tema, moderati dal Vice Presidente Arcigay Foggia Luigi Lioce, il Sindaco della città di Peschici Franco Tavaglione, Donato Di Milo, Presidente del Consiglio Comunale di Peschici e ideatore dell’iniziativa, Alessandro Cecchi Paone (Giornalista), Flavio Romani presidente nazionale Arcigay da nota fotografa Mia Battaglia. In programma domenica 3 agosto, invece, sempre in Villa Comunale Vladimir Luxuria con Alessandro Cecchi Paone presenta il suo ultimo libro "L’Italia Migliore". Con questa apertura alla comunità Igbt, il Comune di Peschici cerca di ricreare le condizioni per un turismo colorato e alternativo, capace di guardare alle origini della villeggiatura peschiciana, amata da artisti, giornalisti e grandi personaggi dello spettacolo. Tanti i nomi del jet set anni Sessanta che a Peschici cercavano anonimato, tranquillità e trasgressione primordiale. Tra questi, Gianni Petrucci, l’architetto Ludovico Quaroni, la giornalista Camilla Cederna, e poi il principe Pier Francesco di Bergolo, figlio di Iolanda di Savoia e marito di Marisa Allasio, Catherine e Agnes Spaak, Lucio Dalla, Valeria Ciangottini, Giorgio Bocca, gli architetti e designer Coppola e Bellini, Enzo Biagi, Alan Fletcher, Edoardo Sanguineti, Dino Buzzati, Allen Iohns, Aldo Fabrizi, Johnny Dorelli, Iules Dassen, Marcello Mastroianni e il Mago Zurlì Gino Tortorella, oltre a Romano Conversano e Alfredo Bortoluzzi, che avevano addirittura acquistato l’uno il Castello e l’altro una villetta nella piana interna. "Io qui sto bene- . diceva quest’ultimo – Sto gran parte del giorno all’aria libera, dipingendo, guardando il mare e ascoltando i concerti degli usignoli’" narra Francesco Paolo Tanzj nel suo racconto. "Era un piccolo paradiso, quello, e loro facevano di tutto per tenerlo nascosto, per lasciarlo così com’era, genuino e un po’ fuori dal mondo. Conversano e Bortoluzzi dipingevano indisturbati i loro quadri e Lucio Dalla veniva a fermarsi per lunghi giorni dalla sua "seconda mamma". Queste personalità lasceranno Peschici quando anche lo "splendido primitivo villaggio dei pescatori" diventerà il carnaio del turismo massificato. Oggi, insomma, occorre anche diversificare i target. Le famiglie tradizionali, impoverite dalla crisi, consumano poco sul Gargano e pernottano per periodi sempre più brevi. Peschici ha bisogno di ritrovare il suo tratto glam e. il suo buon gusto, perso dopo anni di turismo chiassoso e un po’ cafone, stracolmo di chincaglierie cinesi. Prima di trovare la sua Carrer de la Virgen serviranno anni (una tendenza non si costruisce solo con un convegno) né si intravedono al momento spiagge degne di Es Cavallet o di Figuretas ad Ibiza o di "Small Banana" . a Skiathos. La c1ientela gay ed Igbt in genere è molto esigente e come si sa spesso manifesta stili di vita abbienti, eleganti e superiori agli standard. Il presidente del Consiglio peschiciano Donato Di Milo, con la delega al Turismo, si dimostra soddisfatto dell’iniziativa. "È stata una mia invenzione, si tratta di una problematica importante. L’anno scorso mi sono messo in contatto con l’Arcigay di Foggia e abbiamo avuto riscontri molto positivi. Quest’anno abbiamo deciso di raddoppiare, dedicando un intero weekend". Di Milo non nasconde di aver fatto anche "una valutazione turistica". "Vogliamo dare un segnale e aprire a clientele nuove, è ovvio che non posso sapere gli orientamenti sessuali dei turisti e quanta fetta della comunità lgbt sceglie Peschici, ma si è creato attorno alla nostra città un movimento diverso, più creativo. Sono un insegnante e so che non si parla spesso di diversità. È giusto affrontare il dibattito, Peschici è pronta ad accogliere, si sente arcobaleno. Anche la gente anziana lo scorso anno era ben disposta all’ascolto".
Antonella Soccio
L’Attacco