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Rifiuti garganici, Nicastro: “interporto Cerignola solo per carico e scarico”

"E’ odioso ribadire l’ovvio, soprattutto se già detto ma corre l’obbligo di farlo rispetto a dichiarazioni di chi, pur avendo responsabilità istituzionali di rilievo, sceglie di svolgere il proprio ruolo raccontando montagne, queste si altro che quelle di rifiuti, di bugie.  La prima bugia, sulla quale peraltro è in compagnia di quelli che hanno commentato il progetto dei rifiuti garganici su rotaia senza neppure averlo letto, è quella dello stoccaggio. L’interporto di Cerignola, nel progetto delle Ferrovie del Gargano, servirà solo come punto di scarico (dai binari) e carico (sui camion) dei container per andare poi in discarica. Altro che stoccaggio!". A commentare le dichiarazioni del consigliere l’Assessore alla Qualità dell’Ambiente e Consigliere Regionale, Lorenzo Nicastro.

"Non ci sono scelte da condividere né passaggi istituzionali da fare: Ferrovie del Gargano ha proposto un progetto che è piaciuto alla Giunta. La parte operativa, tra cui la convenzione con la società che gestisce l’interporto ‘fantasma’ di Cerignola, è una fase successiva che l’azienda farà. Ovviamente se la Ofanto Sviluppo riterrà di non stipulare la convenzione prenderemo atto del fatto che si vuole continuare a tenere vuota e alla mercé dei vandali una struttura, nata una decina di anni fa proprio per la movimentazione dei carichi, costata 46mld delle vecchie lire e che, a tutt’oggi, è ancora inutilizzata. D’altro canto la scelta, a mio parere scellerata, di far fallire un progetto di questo genere in quel territorio significa decidere deliberatamente – prosegue Nicastro – di lasciare il trasporto dei rifiuti esposto agli appetiti criminali con le conseguenze ambientali che già abbiamo visto nel caso di Ordona".

"Ad ogni modo le polemiche politiche pre elettorali non possono consentire di chiudere gli occhi dinanzi allo spreco di denaro pubblico e al rischio di non fare tutto ciò che è possibile per evitare lo stress ambientale cui il territorio è attualmente sottoposto a causa del trasporto su gomma. Il progetto, peraltro, è un grande passo in avanti nell’attività di controllo e di deterrenza di pratiche a rischio di illegalità. Non è accettabile poi – conclude Nicastro – la mistificazione di una realtà regionale che nonostante il ripetersi di attacchi rivolti alle scelte fatte fino ad ora, ha scongiurato qualunque emergenza. E basterebbe alzare lo sguardo per rendersi conto che tra le regioni del sud Italia, non ultimi i casi di Calabria e Basilicata, siamo l’unica a non aver mai avuto emergenze con i rifiuti per strada e questo, forse, è intollerabile per molti".