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Rodi/ La volpe e l’uva acerba

Continua la parata di animali alla fiera della vanità, peccato che il linguaggio non sia lo stesso e che qualcuno  per un’ars scribendi  troppo “raffinata”, ma prolissa,  ridondante  e piena di sarcasmo non sia così efficace nel messaggio.

Davvero brutta cosa l’invidia su qualunque oggetto sia rivolta!
Come la volpe nella fiaba, l’invidioso non è in grado di vedersi com’è veramente, rifiuta di capire  che la sua è solo invidia e tenta di convincere gli altri quanto fa schifo quell’uva, e se qualcuno prova a dire che in fondo non era così cattiva guai!!! Sono davvero mazzate.
La  contro-risposta  alquanto stizzosa e scritta in nottata dopo una bella cena avrà turbato il sonno e la digestione del caro Tino a cui noi non abbiamo mai rivolto pernacchie o epiteti offensivi sul piano personale, non è nel nostro stile. Abbiamo solo avuto il (de)merito di parlare in maniera reale e comprensibile delle conseguenze di determinate scelte amministrative che, paralizzando qualsivoglia ulteriore iniziativa, purtroppo pesano come un macigno su tutti i cittadini noi compresi che abbiamo dovuto difenderci, fin dall’inizio, da offese e accuse che non ci toccano, non avendo noi amministrato per dieci anni. Forse qualche pietra tagliente ha colpito nel profondo tanto che la risposta, immediata e molto nervosa, non appare scritta  a tutela di se stesso, quanto  per insultarci ulteriormente. Davvero tutti responsabili di tutto tranne lui???????
Basta con asini, utili idioti, cinicamente sfruttati, inetti, figuranti, mestieranti della politica e altre decine di epiteti che  senza  alcuna riserva ci sono stati attribuiti ma che non scalfiscono la nostra dignità che rimane integra. Sappiamo leggere e anche capire le cose dette a  mezza bocca……….non stiamo gestendo gare da milioni di euro, stiamo solo affrontando debiti, problemi e situazioni di povertà nonostante le “tante opere realizzate” dai tanto bravi Amministratori che ci hanno preceduto e che stiamo pagando senza alcun beneficio.
Possiamo non piacere a tutti (anche  per motivi personali che nulla hanno a che fare con l’amministrazione di un’intera collettività) non lo pretendiamo, come loro non piacevano a tutti, ma   hanno comunque scelto di stare fuori dal Palazzo, se questo  comincia a far soffrire troppo non sarà  segno di debolezza coltivare finalmente gli affetti familiari e le amicizie senza fomentare o aizzarci contro  cani sciolti che già troppi danni hanno fatto.

I Consiglieri e gli Assessori

del Comune di Rodi Garganico