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Al Carpino Folk Festival sbarcano Hevia con la Zampognorchestra, la galiziana Mercedes Peòn

Il 9 agosto a salire sul palco del festival della musica popolare del Gargano sarà Hevia, il suonatore di cornamusa asturiana che con ‘No man’s land’ ha venduto oltre due milioni di copie.Più che un’esibizione si tratta di un vero e proprio evento, in quanto Hevia rappresenta uno straordinario fenomeno musicale che ha contribuito, e ancora contribuisce, a rivitalizzare la scena del folk e della world music internazionale.Il segreto? Sonorità che nascono da uno strumento tradizionale, la cornamusa, sapientemente rivoluzionato ed elettrificato.

 

Anche quest’anno il Carpino Folk Festival 2014 (fino al 10 settembre) si conferma tra le rassegne di punta del panorama italiano, capace come ogni anno di richiamare appassionati da tutto il mondo nel cuore del promontorio del Gargano, con oltre venti appuntamenti tra musica, teatro, danza, arti visive, letteratura e tanto altro.
I prossimi appuntamenti sul palco del Carpino Folk Festival il 9 agosto le cornamuse elettroniche di Hevia, la “Poliritmia” di Mercedes Peón e la tradizione siciliana di Matilde Politi.
L’artista asturiano Hevia, cui va riconosciuto il merito di aver rinnovato l’interesse per la cornamusa, presenterà in concerto il repertorio del suo ultimo lavoro in studio, Obsession. Oltre a pezzi inediti, Hevia proporrà reinterpretazioni di brani tratti dal repertorio di tango argentino dei gaiteros (suonatori di cornamusa) asturiani emigrati in Sudamerica. Il musicista, accompagnato dalla ZampognOrchestra, porterà in scena la tradizione musicale del proprio paese e rivisiterà in acustico quei brani originali, come “Busindre Reel”, che lo hanno reso famoso nel mondo. Hevia è l’inventore della gaita MIDI, una cornamusa elettronica con la quale si esibisce regolarmente.
La grande Artista Mercedes Peón (Cantautrice, compositrice, Produttrice ed Etnografa) è considerata attualmente come l´Artista della Galizia con maggiore proiezione internazionale una tra le donne più carismatiche del circuito della “World Music” (“Musiche del Mondo”). Mercedes Peón ha una traiettoria consolidata nella “Musica Tradizionale” e nella “Musica Folk” sia in Galizia, che fuori dalla sua regione. La sua musica si nutre di ritmi ancestrali e della musica più innovatrice (da lei stessa creata), e ciò le ha permesso portare la “Musica Tradizionale” nel XXI Secolo.
Mercedes Peón è la più grande investigatrice e raccoglitrice di materiali della “Musica Tradizionale Galiziana”. Difficile da comparare con altri Artisti, lei stessa definisce la sua musica come sincera e molto libera. Lontana de pregiudizi, non esita a combinare il “Folk” con l’elettronica, testi di canzoni tradizionali con moderni, ed utilizzare strumenti musicali “alternativi”. Mercedes Peón è un Artista originale, brillante, indipendente, e avanguardista, però senza perdere il senso originario del Folk. Nelle sue composizioni musicali è presente la “Poliritmia”, coesistendo i ritmi più tradizionali con quelli più contemporanei, gli strumenti acustici con quelli elettrici ed elettronici, le melodie e la timbrica della sua bella Voce con i suoni e voci delle città (questa è la fusione che lei ama definire elettroacustica); in definitiva, la sua caratteristica è l’innovazione permanente. Attraverso l’esperienza della sua vita, nei suoi dischi sono
sempre presenti temi con compromesso sociale come: il femminismo, le minorie, la scomparsa di lingue minoritarie, la diseguaglianza sociale, etc.
Matilde Politi è una cantautrice italiana, interprete di musica tradizionale siciliana.
Oltre a cantare, suona diversi strumenti: chitarra, fisarmonica, tamburello, percussioni, marranzano.
La sua è una formazione teatrale maturata presso la Fondazione Pontedera Teatro (1995-96), nell’ambito dunque del teatro di ricerca; lavora negli anni in numerose produzioni teatrali, come attrice, cantante e musicista, nonchè come creatrice delle parti musicali degli spettacoli e come trainer vocale degli attori.
Gli studi musicali cominciano nel 1985 con lo studio del pianoforte e solfeggio, per passare poi da autodidatta allo studio della chitarra, della fisarmonica e del canto dal 1990.
Durante gli anni porta avanti un percorso di autoformazione, attraverso seminari e workshop di varia natura sul canto (Giovanna Marini, La Reverdie, Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards, etc), affiancati da un costante lavoro di ricerca e sperimentazione, e da una intensa attività di concerti da strada, con repertorio folk americano, spagnolo e siciliano.
Dal 2000 sceglie di dedicarsi esclusivamente al lavoro di ricerca sul repertorio di tradizione orale siciliano, ricerca che si allarga costantemente al riferimento alle musiche tradizionali di area mediterranea; da allora, come cantante, accompagnandosi con chitarra, fisarmonica e tamburello, ha suonato in tante piazze grandi e piccole della Sicilia e d’Italia, partecipato a numerosi festival di musica popolare, anche all’estero (Spagna, Svizzera, Tunisia, Mali, Francia, Grecia, Paesi Bassi, Belgio, Germania), come interprete del canto monodico di tradizione orale siciliano, con la missione di riportare alla "popolarità" brani scomparsi dal paesaggio sonoro contemporaneo.
Ha dato vita, contribuito o partecipato a diversi gruppi, sia nel teatro che nella musica, realizzando collaborazioni artistiche con artisti locali e stranieri di area non solo etnico-popolare, ma anche jazz e contemporanea, cantautorale, e classica. Dal dicembre 2003 porta avanti a Palermo e in Sicilia una attività di ricerca e monitoraggio delle tradizioni locali siciliane e palermitane in particolare, affiancata da una serie di progetti finalizzati alla valorizzazione, alla condivisione e diffusione della musica popolare.
Al Carpino Folk Festival 2014 presenterà in concerto il repertorio del suo ultimo lavoro: ACANTI SUGNU CHINA