Momento di smarrimento per la realtà che doveva promuovere il territorio. Progetto senza anima e corpo, finora è già costato un milione di euro al Comune.
L’Agenzia del truismo di Manfredonia perde ancora pezzi. Si è dimesso dalla carica di direttore Cosimo Severo ideatore e animatore dalla Bottega degli Apocrifi che gestisce il Teatro comunale "Dalla" che a sua volta ha abbandonato l’Agenzia. Le dimissioni di Se: . vero e della Bottega danno un segnale significativo per come quell’ Agenzia viene condotta. Non è da tutti dimettersi per disaccordi con i "capi" e rinunciare quindi ad un contratto retribuito: se la cosa fosse contagiosa si dovrebbero dimettere schiere di "nominati" con sostanziali risparmi di quattrini pubblici dato che, gira e rigira, sempre dalla tasse dei contribuenti escono. Una presa di distanze che va ad aggiungersi ad altre di peso che davano un senso a quell’ Agenzia se mai ne ha avuto. Altri soci stanno meditando di abbandonarla. Insomma un patatrac completo. E non poteva essere altrimenti. Quell’organismo così come concepito e poi condotto, non poteva portare da nessuna parte così come a conti fatti si dimostra. Non si è mai capito quali dovessero essere gli effettivi compiti di quell’Agenzia. Le carte "istitutive e quelle prodotte via via, dicono di tutto e il contrario di tutto. Le stesse carte dicono anche che in due anni l’Agenzia ha disposto di circa un milione di euro nella gran parte sborsati dal Comune. Quali siano starti gli effettivi impieghi (e ritorni economici) non si sa. Su un sito web un lettore ha pubblicato una lista di compensi dati ad operatori vari dell’Agenzia che ha sempre affermato che lavorava senza nulla percepire. Una Agenzia alla ricerca di una "figura che si occupi della segreteria organizzativa e dell’attività di promozione e segreteria sviluppo progetti’; e di una Agenzia o raggruppamento di più agenzie per la comunicazione e il marketing in grado di ideare e realizzare il piano di comunicazione integrato pluriennale". Pare di capire che c’è un totale smarrimento, si cerca in altri organismi quello che l’Agenzia del turismo dovrebbe fare da sé. Con buona pace del socio di maggioranza, il Comune di Manfredonia che a quanto pare segue questo andazzo in mare aperto -e procelloso senza battere ciglio. Si cerca di demandare ad altri quei compiti per la realizzazione dei quali è stata creata. Ed era necessario ricorrere all’intermediazione dell’Agit? Non sarebbe stato più utile, responsabile, meno costoso, più chiaro e trasparente e quindi efficace che fosse il Comune a disporre direttamente e non tramite sensali? E qui viene fuori evidente e drammatico, il problema di fondo che muove tutta una macchinosità inaccettabile. Quello cioè della mancanza, a qualche mese dal termine di questa amministrazione, di un assessore al turismo che avesse cura del settore che ha un panorama ampio e articolato. Non pertanto un assessore qualunque ma una persona che sappia il fatto suo in materia, che abbia pertanto le idee chiare e le consequenziali capacità operative. E’ assurdo, inconcepibile che un Comune che punti sul turismo come percorso di sviluppo; non abbia un proprio assessore al ramo.
Michele Apollonio