Sono 624.025 gli studenti pugliesi per i quali il 17 settembre suonerà la campanella d’avvio dell’anno scolastico 2014-2015.
E se in diverse scuole, in forza dell’autonomia le lezioni prenderanno inizio già qualche giorno prima, il calo rispetto al 2013 è sensibile. Appena l’1 per cento, visto che gli iscritti a settembre 2013 erano 630.322). A svettare poi nelle preferenze degli studenti pugliesi iscritti alla scuola secondaria sono i licei che, da soli, raccolgono 97.520 ragazzi contro i 69.036 degli istituti tecnici e i 49.533 dei professionali. Ma è sul fronte delle immissioni in ruolo che le cose vanno meglio rispetto all’anno scolastico precedente, quando complessivamente furono 632 le immissioni dei docenti (compresi 130 posti per il Sostegno). Stavolta invece le immissioni saranno 676 per le cattedre ordinarie e 723, invece, per il sostegno ( 214 infine i numeri dei nuovi ingressi per il personale Ata).
Numeri più che raddoppiati, insomma, per i docenti. «Siamo al lavoro per assicurare per tempo le immissioni in ruolo che, secondo legge, debbono avvenire entro il Primo settembre» spiega Anna Cammalleri, dirigente responsabile delle procedure per l’avvio dell’anno scolastico in seno all’Usr. Che ricorda: «Per quella data, infatti, i docenti debbono assumere servizio affinché la loro nomina abbia decorrenza giuridica ed economica. Ogni singola nomina è l’esito di un processo che si sviluppa su più fasi avendo come punti di riferimento le graduatorie del cosiddetto concorsone, alimentate quest’anno dalle graduatorie aggiuntive per il sostegno pubblicate proprio ieri, oltre alla graduatorie ad esaurimento che sono state appena aggiornate». È se il lavoro all’Ufficio scolastico regionale procede a ritmo febbrile, la dirigente si dichiara ottimista per il rispettò di tempistica e procedure. «Abbiamo già pubblicato aggiunge l’elenco provvisorio delle immissioni in ruolo previste che, entro lunedì prossimo, contiamo possano avere il requisito della definitività. Il numero delle immissioni in ruolo è decisamente maggiore rispetto al 2013, ma sono piùche fiduciosa che la macchina organizzativa vada avanti senza intoppi. Abbiamo anche attivato una sezione sul’ nostro portale (www.pugliausr.it) per offrire tutto il supporto necessario. È faticoso, ma poter assegnare un posto di lavoro a chi l’aspetta da tempo come i docenti e il personale Ata resta una grande soddisfazione». Nessun entusiasmo, invece, nell’analisi di Claudio Menga, coordinatore regionale della Flc Cgil Scuola. «Le immissioni previste rappresentano una goccia nell’oceano – osserva -rispetto al fabbisogno reale della scuola e non si va certo nella direzione di uno svuotamento delle graduatorie. Stiamo scontando i tagli agli organici degli anni passati, i tagli che pure continuano nonostante le immissioni in ruolo che coprono a malapena il turnover pensionistico. Resta elevatissimo, infatti, il ricorso al precariato e al momento non abbiamo ancora avuto alcuna risposta, sulla nostra proposta di occupare tutti i posti liberi e disponibili sia per il personale Ata che docente, così come avevamo chiesto al Miur”. Ad aggravare il quadro, infine, lo stop ai pensionamenti previsti perla quota 96 che, accusa Menga" «hanno sottratto ulteriori posti per le immissioni in ruolo anche ‘in Puglia. Soltanto nella nostra regione si sono persi qualcosa come 300 posti».