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Elezioni provinciali/Pezzano ringrazia e rifiuta: “ma centrosinistra deve fare sintesi”

"Ringrazio i numerosi amici che in questi giorni mi stanno dimostrando stima ed apprezzamento chiedendomi di rappresentarli nelle imminenti elezioni che interesseranno la Provincia di Foggia.  Mi corre tuttavia l’obbligo di ufficializzare l’incompatibilità del mio profilo con la nuova normativa che regola la competizione di cui sopra; inconciliabilità riveniente dalle dimissioni dagli scranni del consiglio provinciale che il sottoscritto, assieme ad  altri colleghi di opposizione, coerentemente rassegnò, seppur a pochi giorni dalla fine del mandato, per marcare anomalie e contraddizioni nell’atteggiamento della maggioranza di centrodestra e del suo presidente, Antonio Pepe". Così l’ex consigliere provinciale PD, Rino Pezzano.
"Tanto dovevo a coloro che stanno spendendo il mio nome nelle riflessioni in cui il centrosinistra è opportunamente impegnato in queste ore. Peraltro, quantunque il mio profilo fosse risultato  "idoneo", la mia coscienza politica mi avrebbe comunque imposto una seria valutazione rispetto al tema in oggetto, non solo perchè convinto che non esistano nomi per tutte le stagioni (detto in altri termini, di professione non faccio il candidato), ma perchè ritengo la riforma in questione un sostanziale bluff, banale, che non elimina le tanto demonizzate Province ma le svuota di fatto, nel tentativo (smascherato) di narcotizzare la protesta anticasta che negli ultimi anni, a giusta ragione, è andata montando. Il prodotto? Un abnorme caos di ruoli e funzioni, risparmi irrisori (solo l’1,27% della spesa pubblica, lontani anni luce dal fulcro dello sperpero pubblico,le Regioni), mortificazione del principio costituzionale dell’elezione diretta dei nostri rappresentanti".
"Detto questo ed acquisita una riforma utile solo a lavarsi la coscienza, il centrosinistra dovrebbe quantomeno tentare di non incappare nella sempre in agguato sindrome tafazziana. Le avvisaglie paiono esserci tutte. L’auspicio è che all’interesse ad alla vanità personali si riesca ad anteporre il bene del territorio e delle comunità di Capitanata, facendo quadrato attorno ad un candidato unico, in grado di rappresentare la Provincia nella sua interezza e complessità, prima di una mera area politica".