C’è l’accordo con gli operatori tedeschi ma manca l’aeroporto. Notarangelo (Federalberghi): “possiamo riempire dal prossimo anno un charter a settimana con 120 passeggeri dal 15 maggio al 15 settembre, dateci Amendola”.
Gino Notarangelo, annuncia di aver stretto un accordo tra la sua società (è proprietario del Gattarella Resort di Vieste) e tre tour-operator tedeschi che si dichiarano disponibili a riempire un charter. «E’ un’intesa che attende soltanto di essere messa nero su bianco – afferma l’imprenditore viestano – per farlo abbiamo però bisogno di sapere su quale – aeroporto potremo fare affidamento. Visto che il Gino Lisa ha la pista corta abbiamo puntato su quello di Amendola». I tour operator tedeschi hanno fatto sapere che attenderanno ancora qualche giorno prima di dare alle stampe i cataloghi per la prossima campagna estiva. «Bisogna fare in fretta – sottolinea Notarangelo e- ho gìà cercato di mettermi in contatto con i vertici dell’Aeronautica, ma chiedo che anche la Regione debba fare la sua parte. Con l’assessore al Bilancio, Leo Di Gioia, abbiamo già discusso di questa opportunità. Va convocato un tavolo tecnico con gli enti locali per valutare le condizioni sull’operatività dello scalo militare, Aeroporti di Puglia dovrà gestire l’incoming così almeno era stato detto». Amendola attualmente ha gli aerei parcheggiati negli hangar e di fatto è senza attività aerea fino al 2017 in attesa che arrivino i nuovi caccia F35 ora bisogna approfittarne». Notarangelo sa di interpretare il pensiero di molti altri colleghi quando afferma che «il mercato estero è l’unico antidoto al vuoto che progressivamente stanno lasciando i turisti italiani (quest’anno 7mila presenze in meno: ndr), dobbiamo muoverci prima che sia troppo tardi». E sottolinea perché Amendola sia al momento più conveniente del Gino Lisa: «Non ne facciamo una questione di campanile ma di costi: la differenza tra un aereo che con 144 passeggeri (quelli che noi faremmo arrivare nello scalo militare) e uno di 72 posti ovvero quanti ne possono arrivare attualmente al Gino Lisa è di appena 1500 euro. Una spesa che ci permette di portare il doppio dei passeggeri (la differenza fra i 120 turisti che assicurano i tour operator e i 144 previsti sull’aereo sarà messa sul mercato on-line: ndr). Ecco spiegato perchè un aereo di bassa capacità non è facilmente ammortizzabile. La Regione vorrà venirci incontro?».