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Inaugurazione della Casa dei Diritti di Siponto

Il 12 settembre prossimo, alle ore 17, l’inaugurazione della struttura nella quale tutti potranno confrontarsi con le altre culture.

 

La Casa dei Diritti è situata a Siponto, presso una ex scuola elementare, ristrutturata totalmente con Fondi Europei di Sviluppo Regionale (FESR). Con gli stessi fondi è finanziata anche la gestione del primo anno. Il progetto prevede l’apertura di uno sportello fisso di informazione e uno sportello mobile, che, con il camper (acquistato con fondi europei), potrà raggiungere i tanti cittadini stranieri che vivono nelle campagne circostanti.
Quali le attività?
Informazione, orientamento, sostegno psicosociale, mediazione linguistica e culturale e realizzazione di una rete finalizzata all’integrazione sociale e culturale degli immigrati;
creazione di sistemi informativi innovativi di monitoraggio del fenomeno migratorio con la creazione di banche dati fondate sulla condivisione di informazioni, conoscenze, strumenti, metodi e buone pratiche;
progetti formativi indirizzati al sostegno linguistico e di percorsi di cittadinanza;
biblioteca interculturale.
Tra le attività specifiche è necessario richiamare tre aspetti emergenti:
E’ urgente monitorare la presenza nelle campagne, dove vivono non poche famiglie, e qualcuna con molti figli minori. Piccoli ghetti che vivono in condizione di grande precarietà;
I minori stranieri (0-18 anni) sono a Manfredonia 187 (97 maschi e 90 femmine). Coloro che sono in obbligo scolastico circa 170 (l’equivalente di 7-8 classi!). Si tratta di impegnarsi in un costante e difficile lavoro di integrazione, nell’interesse di tutti;
Gli stranieri registrati all’Anagrafe comunale sono 1300, la maggioranza sono dell’Unione Europea: rumeni (il gruppo maggioritario con oltre 400 unità) e poi ucraini, polacchi, bulgari, albanesi. Le donne costituiscono la maggioranza. La presenza femminile dell’Est Europa è collegata alla crescita della popolazione anziana e alla conseguente richiesta di assistenza domiciliare. Per le badanti sono previste lezioni di lingua italiana, di cucina italiana, di conoscenza dei servizi sociosanitari e previdenziali affinché facciano meglio il lavoro che svolgono: cura, accompagnamento ai servizi, una cucina che rispetti una dieta equilibrata e mediterranea (un medico ha riferito che tra i suoi pazienti assistiti da badanti straniere vi è un aumento di trigliceridi e colesterolo a causa di una cucina ricca di grassi).
Nella Casa dei Diritti saranno date informazioni sui diritti e doveri, si opererà per contrastare il lavoro nero ed il reclutamento di mano d’opera in modo illegale, sarà creata una banca dati per monitorare il fenomeno migratorio nel nostro territorio, si svolgeranno attività interculturali.
Ci sarà uno sportello fisso per un totale di 30 ore settimanali (lunedì – venerdì: dalle ore 10 alle 13, dalle ore 17 alle 20); uno sportello mobile con il camper: 1 giorno alla settimana per 5 ore, nei mesi estivi potrà uscire anche 2 volte a settimana).
La Casa dei Diritti è stata affidata con Bando pubblico ad una ATI (Associazione Temporanea di Impresa) formata dalle cooperative Iris – Aranea, con il partenariato di una decina di soggetti.